
Una notte di terrore si è consumata a Modena, dove un uomo si è presentato al comando dei carabinieri con il cadavere della moglie, una donna di 41 anni, nel bagagliaio dell’auto. L’orrore del femminicidio ha scosso la città, e il presunto responsabile sarebbe proprio il marito della vittima.
Leggi anche: Antonio scomparso da giorni: ritrovato il cane. Il disperato appello della madre
Leggi anche: Filippo Turetta, il 15 luglio la prima udienza del processo contro l’assassino di Giulia Cecchettin
Cos’è successo

La vittima, una donna di 41 anni, madre di due figli, giaceva nel bagagliaio, vittima di una violenza inaudita. Il 48enne, italiano, è stato arrestato per omicidio aggravato, come confermato dalla procura di Modena. La donna, di origine russa, è stata trovata con il capo coperto da un sacchetto nero di plastica stretto al collo con un filo elettrico plastificato. Successivamente è stata scoperta anche una cintura stretta attorno al collo, circostanza che testimonia le modalità agghiaccianti con cui è stata uccisa la donna. La notizia ha scosso la città e ha riacceso i riflettori sul fenomeno grave e dilagante del femminicidio, un flagello che continua a colpire le donne in Italia.
Il movente
Adesso si attende l’interrogatorio dell’uomo, per cercare di ricostruire la dinamica dell’efferato omicidio e capire cosa l’abbia portato a compiere un gesto tanto atroce. Stando alle prime informazioni, dietro questo orrore potrebbe nascondersi una storia di figli contesi, come emerso dalle prime indagini. La vittima, secondo quanto rivelato dagli inquirenti, aveva avviato una procedura per regolamentare l’affidamento prevalente dei suoi due figli minori e l’esercizio del diritto di visita davanti all’Autorità giudiziaria di Innsbruck, in Austria. Il 17 maggio 2023, era stata decisa la collocazione prevalente dei bambini presso l’abitazione della madre, con il padre che aveva diritto di visita.
Tuttavia, a gennaio 2024, l’indagato aveva presentato un ricorso al tribunale civile di Modena per la separazione con addebito a carico della donna, contestando la giurisdizione austriaca. Il tribunale modenese aveva assunto la causa in decisione a maggio 2024 sulla questione preliminare della giurisdizione. Ma la situazione si era ulteriormente complicata a febbraio di quest’anno, quando la vittima aveva presentato un’altra istanza al tribunale di Innsbruck per ottenere l’affidamento esclusivo dei figli.