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Ladra seriale deve scontare 30 anni, ma non va mai in cella sfruttando le sospensive della legge l’incompatibilità con il carcere

Pubblicato: 02/07/2024 09:39

Trent’anni di condanne sulle spalle e solo piccoli periodi davvero passati in cella, tanto brevi quanto circostanziati. È la singolare vicenda di G.d.R., 60 anni, di origini rom, residente a Pescara. Madre di ben dodici figli e nonna, che merita di essere raccontata per la sua complessità e per l’incredibile record che detiene.
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Nata a Pescara, G.d.R. ha passato gran parte della sua esistenza a rubare, accumulando una serie infinita di sentenze e condanne. Nonostante ciò, ha trascorso solo pochissimo tempo in carcere. Recentemente, i carabinieri della stazione di Mosciano Sant’Angelo (Teramo) le hanno notificato l’ennesimo provvedimento ai domiciliari. Il motivo per cui G.d.R. non ha scontato tutte le sue condanne in carcere è da ricercare nel suo stato di salute. Secondo il suo avvocato, che la assiste dal 2017, la donna è affetta da gravi problemi psichiatrici, con una tendenza all’autodistruzione e una problematica suicidaria conclamata. Ogni sei mesi, una commissione medica dell’Asl valuta le sue condizioni e stabilisce se siano compatibili con la detenzione. Finora, le valutazioni mediche hanno sempre decretato che il carcere sarebbe troppo pericoloso per lei.

Una vita sotto sorveglianza

Nonostante l’avvocato, occupato con migliaia di casi, si sia quasi dimenticato della sua assistita, G.d.R. continua a vivere sotto una stretta sorveglianza. Ogni sei mesi, deve presentarsi davanti alla commissione medica per una nuova valutazione. La sua pena dovrebbe estinguersi nel 2042, ma fino ad allora continuerà a essere sottoposta a queste periodiche verifiche.

G.d.R. non ha più commesso reati dal 2017, ma il suo passato è segnato da numerosi furti in abitazione, sempre senza violenza. Ha colpito in diverse città, tra cui Bari e vari comuni delle Marche. È stata fermata più volte, persino per evasione dai domiciliari, e ha ricevuto provvedimenti di allontanamento da diverse province. L’attuale maresciallo di Mosciano Sant’Angelo, da poco in carica, ammette di sapere poco del caso, ma la storia di G.d.R. resta comunque straordinaria. Il futuro di G.d.R. è legato alle sue condizioni di salute e alle decisioni delle commissioni mediche. Ogni sei mesi, la sua libertà è in bilico, sospesa tra la malattia e le vecchie condanne.

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