
La Rai ha deciso di sospendere per sei giorni la conduttrice Serena Bortone a seguito della sua denuncia pubblica riguardante la censura ai danni dello scrittore Antonio Scurati. La decisione è stata presa dalla dirigenza della tv pubblica dopo un procedimento disciplinare avviato contro Bortone, accusata di aver violato il vincolo di riservatezza imposto ai dipendenti dell’azienda.
Il Caso Scurati e la Denuncia di Bortone
La controversia è iniziata quando Bortone ha annunciato su Instagram l’annullamento inspiegabile dell’intervento di Scurati nella sua trasmissione, dove era stato invitato per un monologo sul 25 aprile. La Rai aveva giustificato la cancellazione citando presunte divergenze sul compenso richiesto dallo scrittore, che Scurati ha sempre negato. Tuttavia, una comunicazione interna all’azienda rivelava che la decisione era stata presa per “motivi editoriali”.
La sospensione di Bortone ha suscitato immediate reazioni politiche. Il senatore del Partito Democratico, Filippo Sensi, ha commentato su X (ex Twitter): “Sei giorni di sospensione per Bortone, sei medaglie. Solidarietà, siamo oltre il muro del suono del ridicolo”. Sandro Ruotolo, responsabile Informazione, memoria e cultura nella segreteria nazionale del Pd, ha criticato duramente la decisione, definendo la dirigenza della Rai “un gruppo dirigente senza freni” e accusandola di favorire amici e parenti e punire l’antifascismo.
Ruotolo ha anche esortato tutte le opposizioni a unirsi per costruire un futuro migliore per il servizio pubblico, affermando: “Fuori la politica da viale Mazzini. Bisogna restituire credibilità e autorevolezza alla Rai. Altro che pubblicità in cambio del canone come vuole la Lega. Abbiamo bisogno di più servizio pubblico”.
Le Implicazioni per il Servizio Pubblico
La sospensione di Bortone mette in evidenza le tensioni esistenti all’interno della Rai e solleva interrogativi sulla libertà editoriale e la gestione del servizio pubblico. La decisione di punire una conduttrice per aver denunciato una censura interna potrebbe avere ripercussioni sulla percezione dell’indipendenza e dell’integrità dell’emittente pubblica.
Mentre il dibattito continua, molti osservatori si chiedono quale sarà l’impatto di questa vicenda sulla futura gestione della Rai e sulla sua capacità di operare come un servizio pubblico imparziale e credibile. La questione della censura e della trasparenza all’interno dell’azienda rimane un tema caldo e di grande importanza per il futuro del panorama mediatico italiano.