Giulia Cortese, una giornalista pubblicista di 36 anni, è stata condannata dal giudice Valerio Natale della quinta sezione penale di Milano per due tweet diffamatori e contenenti frasi di body shaming contro Giorgia Meloni, l’attuale Presidente del Consiglio. La sentenza prevede una multa di 1.200 euro, con pena sospesa, e un risarcimento di 5.000 euro da devolvere alla Meloni. Questa somma sarà destinata a scopi benefici se confermata definitivamente, come chiarito dall’avvocato di Meloni, Luca Libra.
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Inizialmente, la giornalista aveva condiviso una foto manipolata della premier con un ritratto di Mussolini sullo sfondo, poi prontamente rimossa. Tuttavia, i guai per la giornalista sono iniziati quando ha apostrofato la leader in modo offensivo su Twitter, definendola “una donnetta” e scrivendo poi: “Non mi fai paura Giorgia Meloni. Oltretutto sei alta un metro e venti. Non ti vedo neanche”.
Per il primo tweet l’imputata è stata assolta con la formula “perché il fatto non costituisce reato”. Diversa decisione per le frasi successive. La premier aveva risposto sulla sua pagina Fb, postando quell’immagine e scrivendo: “reputo che questa foto falsificata, pubblicata da una giornalista iscritta all’ordine, sia di una gravità unica. Ho già dato mandato al mio avvocato per procedere legalmente contro questa ignobile mistificazione. A questo è arrivato certo giornalismo di sinistra?!”.