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Agnese, la piccola morta di caldo dimenticata in auto: indagato il papà per omicidio colposo

Pubblicato: 20/07/2024 09:28

Sirio Chinellato, padre della piccola Agnese, è indagato per omicidio colposo dopo aver dimenticato la figlia di un anno in auto sotto il sole, provocandone la morte. La tragica dimenticanza avvenuta la mattina del 18 luglio ha distrutto Sirio e sua moglie Gloria, genitori disperati per la perdita della loro bambina più piccola. Agnese è deceduta a causa del caldo insopportabile all’interno dell’auto, dove è rimasta per cinque ore in una giornata estiva rovente.
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La fatale dimenticanza

La mattina del 18 luglio, Sirio avrebbe dovuto portare Agnese a chi si sarebbe occupato di lei, ma inavvertitamente l’ha lasciata sul seggiolino dell’auto nel parcheggio dell’azienda Lodes di Marcon, dove lavora. La piccola, esposta al sole cocente, non ha resistito alle alte temperature. Sirio e Gloria sono rimasti ricoverati fino al tardo pomeriggio all’ospedale dell’Angelo di Mestre a causa dello choc, mentre si tentava disperatamente di salvare Agnese, trasportata d’urgenza nello stesso ospedale.

Sirio, un magazziniere di 45 anni, ha affidato la sua difesa agli avvocati Giorgio e Luca Pietramala di Venezia. L’autopsia sul corpo di Agnese è prevista per martedì 23 luglio e servirà a chiarire con precisione le cause della morte della bambina. Nel frattempo, l’auto è stata sequestrata e gli accertamenti sono in corso. La morte di Agnese ha sollevato anche interrogativi sull’efficacia dei dispositivi salva bebè, che dovrebbero prevenire situazioni del genere, facendo riflettere sull’importanza di sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica riguardo a queste misure di sicurezza. In attesa della conclusione delle indagini, la comunità di Mogliano si prepara a dare l’ultimo saluto alla piccola Agnese.

Bimba dimenticata in auto, messaggi di vicinanza per il padre e la madre

A Treviso Today ha parlato anche il parroco di Sant’Elena di Zerman, don Paolo: “È la tragedia della loro vita. Ha tolto loro la voce. È impossibile trovare anche le parole da pronunciare, di fronte a un dolore tanto grande. Forse solo chi è genitore può capire. Per ora resta la silenziosa vicinanza e il rispetto per questa famiglia, che deve sapere di non essere sola. E una riflessione su questa tragedia che porti a costruire relazioni vere”.

Come riporta Il Gazzettino, dopo il dramma di Agnese, tantissime persone si sono volute stringere intorno alla famiglia. Un gesto bellissimo e commovente, che ha visto protagonisti molti cittadini del comune di Mogliano. In tantissimi, infatti, hanno scritto e telefonato al Comune chiedendo di fatto all’ente di far da tramite per far giungere alla famiglia dei messaggi di vicinanza. “Desidererei fortemente che questa mia mail arrivasse ai genitori di questa bimba volata in cielo – si legge sul Gazzettino – desidero immensamente portare loro amorevolezza e un infinito abbraccio. Non vorrei qui trattare di regole sui seggiolini anti-abbandono, ma solo parlare di vicinanza a questi due genitori straziati da un dolore troppo grande”.

E ancora: “Vorrei che sentissero che da stasera li vorremmo affidare al cielo – continua – che preghiamo perché abbiano attorno a loro persone care che li possano almeno un po’ consolare, persone che portino loro l’abbraccio misericordioso di una comprensione nuova, che sta tutta di cielo”. Arrivate anche telefonate da parte di anziani che magari non hanno troppa dimestichezza con il computer. “Io sono vecchio e ormai faccio fatica a fare tutto – sono state le parole di un 80enne – ma davanti a quello che è successo vorrei far sapere che sono più che mai vicino alla famiglia colpita da questa tragedia

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Ultimo Aggiornamento: 20/07/2024 11:30

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