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Anisa annegata nel lago in gita, dolore e rabbia del padre: “Nessuno l’ha vista entrare in acqua?”

Pubblicato: 19/07/2024 14:58

Anisa Murati, una vivace bambina di sette anni, ha trovato una tragica fine nel lago del bioparco AcquaViva di Caraglio, nel Cuneese, mentre partecipava a una gita organizzata dal centro estivo della parrocchia. Quella che doveva essere una giornata di divertimento si è trasformata in un incubo, lasciando una famiglia devastata e una comunità in lutto.

Il sole splendeva alto quando Anisa, insieme a una comitiva di bambini, era arrivata al bioparco. Gli accompagnatori, sette giovani volontari di cui solo due maggiorenni, erano stati incaricati della sorveglianza. Tuttavia, nel caos e nella confusione di una giornata estiva, qualcosa è andato terribilmente storto. Intorno alle 15.30, la scomparsa di Anisa è stata notata e sono iniziate frenetiche ricerche. Dopo ore di angoscia e speranza, il corpo senza vita della piccola è stato ritrovato sul fondale del lago, vicino alla pedana dei tuffi.

Il gestore del bioparco, Roberto Manzi, e la responsabile del gruppo di animazione parrocchiale della Valle Stura, sono ora indagati per omicidio colposo. Questa è una procedura necessaria per permettere l’autopsia, prevista per le 12:30, che sarà condotta dal consulente Federico Quaranta per chiarire l’esatta dinamica della tragedia.

Jetmir Murati, padre di Anisa, ha dovuto affrontare l’orrore di riconoscere il corpo della sua bambina. “Dopo tre ore in acqua era come annerito,” ha detto con la voce rotta dal dolore. Per Jetmir, che ha già perso una figlia per un malore pochi anni fa, il colpo è insostenibile. “Non ho potuto toccarla. Vorrei solo vederla ed essere con lei,” ha confessato.

Anisa era una bambina attenta e premurosa. Suo padre ricorda come metteva sempre gli occhiali da vista nella borsetta per non romperli quando andava in acqua. Anche quel giorno, gli occhiali erano lì, segno che la piccola aveva seguito le istruzioni prima di entrare nel lago. “Vuol dire che lei è andata a fare il bagno, non è caduta in acqua per caso” dice Jetmir, cercando di dare un senso all’insensato. Si domanda perché nessuno abbia notato la sua assenza, perché nessuno abbia visto una bambina lottare in acqua. “Nell’acqua un bambino si agita,” sottolinea con un dolore che si fa rabbia.

La sindaca di Caraglio, Paola Falco, è visibilmente sconvolta. “È incredibile,” dice, con le lacrime agli occhi. La dinamica dell’incidente è ancora avvolta nel mistero. “Potrebbe aver avuto un malore, chissà. È una vera tragedia, non posso dire altro,” aggiunge. Gli animatori e i bagnini hanno notato l’assenza di Anisa solo quando hanno radunato tutti i bambini e lei non c’era. Le sue ciabattine e i vestiti giacevano sulla spiaggia, un muto testimone della tragedia appena consumata.

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Ultimo Aggiornamento: 20/07/2024 07:13

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