Francesca Deidda è stata uccisa da un colpo frontale alla testa, inferto con un oggetto pesante. Questo è quanto emerge dall’autopsia condotta dal medico legale Roberto Demontis. La donna, originaria di San Sperate nel Sud Sardegna, era scomparsa il 10 maggio. Il marito, Igor Sollai, è stato arrestato con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere, ma ha sempre negato ogni responsabilità.
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Dopo il ritrovamento del corpo in un borsone, sono state trovate tracce del delitto sia nell’auto della vittima che sul divano di casa. Il lavoro del RIS all’interno della casa di Francesca e Igor è stato cruciale: secondo il legale del fratello della vittima, sono emerse “tracce inequivocabili dell’omicidio”. Tuttavia, restano ancora da chiarire il movente e l’oggetto utilizzato per il crimine.
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Il marito a un acquirente: “Sgrassala bene”
Il marito, Igor Sollai, attualmente detenuto nel carcere di Uta con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere, continua a dichiararsi innocente. È emerso che Sollai aveva messo in vendita l’auto, consigliando all’acquirente di “sgrassarla bene”. I tecnici del Ris hanno avviato i rilievi alle 9 del mattino, con la presenza dell’avvocato Gianfranco Piscitelli, rappresentante del fratello di Francesca, Andrea Deidda.
Le tracce di sangue sono state trovate principalmente sul sedile posteriore dell’auto, e il campione sarà analizzato per determinare a chi appartenga. Le indagini continueranno anche domani, quando gli specialisti del Ris esamineranno la casa della coppia a San Sperate, prestando particolare attenzione al divano, anch’esso messo in vendita da Sollai. Durante le analisi parteciperà anche Simona Ledda, una criminologa nominata dall’avvocato Piscitelli, in sostituzione di Roberta Bruzzone, che non può essere presente sull’isola.
