La Russia tuona contro la stampa italiana. E ora due reporter rischiano grosso: Stefania Battistini e Simone Traini, che hanno realizzato un reportage dalla città di Sudzha, potrebbero infatti finire a processo per “attraversamento illegale del confine di Stato”. La notizia è arrivata proprio in queste ore e ha contribuito ad alzare ulteriormente l’asticella della tensione tra l’Occidente e la Russia. Ora, la notizia della convocazione dell’ambasciatore.
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Il Ministero degli Affari Interni russo ha precisato che intende avviare un procedimento penale contro i giornalisti italiani che hanno realizzato un reportage dalla regione di Kursk. Secondo le fonti, si tratterebbe di un procedimento penale ai sensi dell’articolo 322 del Codice penale della Federazione Russa “Attraversamento illegale del confine di Stato”. Stefania Battistini e Simone Traini potrebbero quindi essere perseguiti penalmente.
Un servizio dalla città di Sudzha era stato trasmesso dal canale italiano Tg1. Nel corso del filmato, erano state mostrate le attrezzature danneggiate vicino al confine e i due giornalisti avevano parlato con alcuni dei residenti rimasti in città.
Arriva ora il comunicato ufficiale: “Il 16 agosto il Ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatrice d’Italia a Mosca Cecilia Piccioni. Una decisa protesta è stata espressa all’ambasciatore in relazione alle azioni di un gruppo televisivo italiano della RAI, che si è infiltrato nel territorio russo per coprire un attacco terroristico criminale da parte di militanti ucraini nella regione di Kursk”.