Sono appena iniziate le indagini sul tragico naufragio della barca a vela Bayesian, affondata in pochi minuti a causa di una tromba d’aria che l’ha colpita a poche centinaia di metri dalla costa di Porticello, nei pressi di Palermo. L’imponente yacht di 56 metri, che si è inabissato in circa 60 secondi, ospitava a bordo 22 persone: 10 membri dell’equipaggio e 12 ospiti. Attualmente, risultano disperse sei persone, e dopo 48 ore di ricerche, le speranze di ritrovarle vive si affievoliscono sempre di più. Tra i dispersi c’è anche l’armatore Mike Lynch, noto come il “Bill Gates d’Inghilterra“.
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Charlotte Gonluski, una delle sopravvissute al naufragio e madre di una bimba di un anno, ha raccontato che il viaggio in barca era stato organizzato da Lynch come premio per i suoi dipendenti. Il gruppo aveva navigato fino alle isole Eolie, passando per Milazzo e Cefalù, per poi fermarsi a Palermo a causa delle avverse condizioni meteorologiche.
La tragedia si è consumata rapidamente dopo una festa a bordo, quando la tromba d’aria ha colpito lo yacht, facendolo affondare in pochi istanti. Un video, girato da un privato cittadino e ora nelle mani degli inquirenti, mostra che la barca è colata a picco in circa 60 secondi. Inizialmente si era ipotizzato che la tempesta avesse spezzato l’albero dello yacht, ma questa teoria è stata smentita dalle indagini condotte il giorno successivo alla tragedia. Sembra, infatti, che ci sia stata un’errata interpretazione delle parole del comandante, il 22enne Matthew Griffith, che è rimasto ferito ma è stato fortunatamente tratto in salvo.
Le cause dell’affondamento restano ancora avvolte nel mistero. Lo yacht Bayesian era stato progettato per affrontare condizioni meteorologiche estreme e sottoposto a regolari controlli di sicurezza, conformi agli standard dell’American Bureau of Shipping (ABS). Tuttavia, il modo in cui la barca è affondata così rapidamente ha lasciato molti interrogativi aperti.
Una delle ipotesi su cui si sta concentrando l’inchiesta è quella di uno sbandamento della barca causato dalla tromba marina, che avrebbe esercitato una pressione tale sull’albero da far inclinare lo yacht verso il mare in tempesta. Questa inclinazione avrebbe permesso all’acqua di penetrare nelle cabine, inondando rapidamente l’interno e trascinando il veliero verso il fondo del mare. È possibile che alcuni degli occupanti, che al momento dell’incidente stavano dormendo all’interno della barca, non siano riusciti a fuggire in tempo e siano rimasti intrappolati.
I sommozzatori impegnati nelle operazioni di ricerca hanno trovato il relitto dello yacht intatto sul fondale, a più di 50 metri di profondità. Per recuperare i corpi rimasti intrappolati all’interno, è stato necessario aprire un varco nello scafo. Nonostante l’imbarcazione sembri essere rimasta integra, resta il mistero su come una barca costruita per resistere a condizioni estreme sia potuta affondare così rapidamente.