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Mario Eutizia, come ha ucciso gli anziani il badante killer

Pubblicato: 26/08/2024 20:54

Mario Eutizia, un 48enne napoletano, ha confessato di aver ucciso quattro anziani di cui si prendeva cura come badante. Durante l’udienza di convalida davanti alla gip Alessandra Grammatica, Eutizia ha ammesso di aver aumentato intenzionalmente i dosaggi dei farmaci prescritti ai suoi assistiti, portandoli da 10-15 gocce fino a 40-50. Ha giustificato le sue azioni dicendo di aver agito “per pietà”, spiegando che voleva alleviare le sofferenze dei pazienti, percependo una mancanza di attenzione da parte delle loro famiglie.
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Il racconto di Mario

Tuttavia, non ha chiarito se ci siano stati altri casi simili tra i circa 30 pazienti che ha seguito negli ultimi dieci anni, trovando lavoro come badante attraverso annunci online. Dopo il suo ultimo impiego con Gerardo Chintemi, l’ultima vittima, Eutizia ha deciso di non cercare più lavoro, temendo che potesse ripetersi ciò che aveva già fatto. Ha dichiarato in tribunale: “Non ho voluto più lavorare, perché temevo succedesse di nuovo”. Eutizia ha scelto di consegnarsi spontaneamente alle autorità, dicendo di aver agito con le migliori intenzioni. Dopo aver assistito alla sofferenza dei suoi pazienti, ha deciso di porre fine alle loro vite e di confessare.

Tuttavia, ha spiegato di aver scelto di farlo a Caserta a causa delle sue gravi condizioni di salute, tra cui un tumore, diabete e problemi cardiaci, che richiedono cure mediche che, a suo dire, non sarebbero disponibili nel carcere di Poggioreale. Dal 22 agosto, Eutizia è detenuto con l’accusa di omicidio plurimo a Santa Maria Capua Vetere. Ha collaborato pienamente con la Procura, rivelando come ha aumentato i dosaggi dei farmaci e come ha trattato i corpi delle sue vittime dopo la loro morte, sostenendo di aver agito senza causare loro sofferenza. “Se dovesse venirmi in mente qualche altro particolare lo rivelerò subito”, ha promesso.

Durante l’udienza, Eutizia è apparso molto provato fisicamente, tanto da richiedere l’assistenza dei suoi due avvocati per presentarsi in tribunale. Le sue condizioni di salute sono state descritte come estremamente gravi, e ora spetta alla gip decidere se confermare la detenzione in carcere o concedergli gli arresti domiciliari.

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