Virginia Baldassarre sta vivendo un dramma. I medici le avevano dato non più di 12 ore di vita. Era la notte del 10 aprile scorso quando la 41enne è stata ricoverata nel reparto Rianimazione dell’ospedale Morgagni di Firlì con una febbre altissima. La diagnosi era stata di shock settico, una grave infezione da pneumococco. La donna, che di mestiere fa la panettiera a Fratta Terme ed è mamma di due bambini, il 5 luglio è stata dichiarata fuori pericolo. Purtroppo per lei, però, per salvarle la vita si è resa necessaria l’amputazione di entrambe le gambe, dell’avambraccio sinistro e di tutte le dita della mano destra, ad eccezione della falange del pollice a cui non arrivava sangue.
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Per aiutare Virginia si è mobilitata l’intera comunità del suo paese attraverso una raccolta fondi attivata dalla famiglia insieme all’associazione Calcio di Fratta Terme (dove gioca la figlia Lucrezia) e la Pro Loco cittadina, che in appena tre giorni è riuscita a raccogliere oltre 32mila euro. Soldi che serviranno per acquistare le protesi necessarie.
“La piattaforma scelta per la raccolta fondi è retedeldono.it. – spiega al Resto del Carlino il presidente della Pro loco, Daniele Pieri – Andando poi sulla pagina ‘Raccolta fondi per Virginia’ è possibile donare quanto si vuole. Una volta conclusa la racconta, per i donatori sarà possibile scaricare un modulo da utilizzare per la dichiarazione dei redditi. La somma finale sarà interamente devoluta a Virginia”.
Virginia come Bebe Vio
“Al momento è ancora in ospedale, si sta ancora riprendendo, le ferite non si sono ancora rimarginate. Sta facendo un percorso per riprendere forza nei muscoli, ma ha già detto che vuole tornare a fare le cose che faceva prima, sia pure con le protesi. – racconta invece il marito di Virginia, Marco Bartolini – Tante persone ci sono state vicine in questi mesi terribili, compresa la famiglia della campionessa paralimpica Bebe Vio. La mamma non era stupita dalla forza di Virginia, la stessa di sua figlia: in poche sopravvivono, mi ha detto, e questo dà loro questa grande voglia di vivere e una grande tenacia. Ci ha dato dei consigli sulle protesi e dove poter chiedere informazioni, rendendosi poi disponibile per qualsiasi evenienza”.
