In Polonia, a Glogow, è emersa una terribile vicenda di abusi: una giovane donna, identificata con il nome di Małgorzata, ha rivelato di essere stata rinchiusa per quattro anni in una stalla e sottoposta a violenze indicibili da parte del suo aguzzino, Mateusz Jach, 35 anni. Durante questo periodo, la donna è stata ripetutamente violentata e torturata. L’uomo sarebbe arrivato persino a strapparle tutti i denti e parte delle labbra, lasciandola segnata per sempre.
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Il calvario di Małgorzata è venuto alla luce quando è stata ricoverata in ospedale per una slogatura alla spalla. Dopo aver raccontato parzialmente la sua storia ai medici, si è aperta con altre pazienti, svelando la drammatica verità su ciò che aveva subito: anni di abusi fisici e psicologici mentre era rinchiusa in una dipendenza fatiscente. Dalle violenze è nato anche un bambino, successivamente dato in adozione.
L’aguzzino, Mateusz Jach, è stato arrestato la scorsa settimana. Secondo le testimonianze, l’uomo avrebbe sperimentato “pratiche crudeli” sul corpo della donna, lasciandola in condizioni disumane. Il volto di Małgorzata è ormai irriconoscibile, segnato da lividi e privato delle labbra.
Nonostante fosse stata portata in ospedale in varie occasioni durante gli anni di prigionia, la giovane donna non ha mai rivelato la verità, terrorizzata dalle minacce del suo aguzzino. Ha raccontato che l’uomo le copriva il viso con un passamontagna ogni volta che la portava fuori, per evitare che riconoscesse il luogo in cui si trovava.
Il caso è stato paragonato a quello di Josef Fritzl, il criminale austriaco che aveva segregato la figlia per anni in un seminterrato. Le autorità hanno ora trasferito Małgorzata in una struttura specialistica, probabilmente un ospedale psichiatrico, per aiutarla a superare le gravi conseguenze fisiche e psicologiche di questa orribile esperienza.