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“Presto, scappate” così il figlio di Ana ha salvato i fratellini più piccoli dalla furia del papà

Pubblicato: 08/09/2024 09:27

Ana Cristina Duarte Correia, 38enne di origini brasiliane, è stata tragicamente uccisa a coltellate dal marito, Ezio Di Levrano, davanti ai loro tre figli, di 6, 12 e 14 anni. Il femminicidio è avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 settembre 2024. Solo pochi giorni prima, Ana Cristina si era recata dai carabinieri per raccontare le violenze che subiva, ma aveva deciso di non presentare formale denuncia contro il marito.

Secondo le ricostruzioni, la violenza subita da Ana Cristina non era una novità. La donna aveva già lasciato la casa familiare a causa dei maltrattamenti, ma aveva deciso di non sporgere denuncia contro il marito, nonostante avesse confidato ai carabinieri di aver subito violenze. Il marito, dopo l’abbandono del tetto coniugale, aveva denunciato l’allontanamento della moglie il 2 settembre, portando le forze dell’ordine a rintracciarla. In quel momento, Ana Cristina aveva spiegato ai carabinieri di Colli al Metauro le ragioni della sua fuga, legate ai maltrattamenti. Nonostante ciò, pochi giorni dopo, è tornata nella casa coniugale, dove è avvenuta la tragedia. I due erano sposati dal 2010 e in quell’anno avevano avuto il primo figlio.
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Presto, scappate”. Sarebbero state queste le parole pronunciate dal figlio 14enne, il primogenito della coppia, per mettere in salvo i due fratellini più piccoli. La loro madre è stata accoltellata dal marito, Ezio Di Levrano, con un coltello a serramanico davanti ai piccoli. La sorellina 12enne aveva cercato di aiutare disperatamente la donna, tamponando le ferite con un asciugamano, ma purtroppo Ana Cristina è morta durante il trasporto in elicottero all’ospedale di Ancona.

Venerdì sera, Ana Cristina era tornata a casa, probabilmente con l’intento di prendere i figli, ma la situazione è rapidamente degenerata in un’ennesima lite culminata nel femminicidio. I tre figli sono riusciti a fuggire e a trovare rifugio presso i vicini, che hanno subito chiamato le forze dell’ordine. Ezio Di Levrano che era già stato arrestato nel 2004 per reati legati alla droga, è stato trovato nascosto nelle campagne circostanti e arrestato.

Chi era Ana Cristina

Ana Cristina, nelle sue foto e frasi sui social, era bella, spigliata e sicura di sè. Questa l’immagine che rimanda la pagina Instagram di Ana. “Gettami ai lupi e tornerò guidando il branco”, scrive la donna sui social. E ancora: “Sapete cosa ne penso di quando mi dite ‘hai troppi figli, troppi tatuaggi… Sei troppo così troppo cosà? Andate a ca**re”. Tantissime le foto di lei, sorridente mentre prova vari outfit, e altrettante foto dei suoi bambini. Tanti i messaggi da cui si percepiva un disagio familiare. “Sono meglio di quello che aspetti e peggio di quanto possa immaginare”. E ancora: “Sono forte, sono impulsiva, sono prepotente. Sono aggressiva. Ma poi dietro quello che vedi ci sono io che credo che ci sia sempre del buono nelle persone, io che dopo tutte le delusioni continuo a fidarmi, io che quando litigo con chi amo piango, io che per aiutare gli altri do meno attenzione ai miei problemi, ecco chi sono io”.

E poi un post datato 2018 in cui scriveva: “Penso che in tutta la vita ne ho passate di cose, mi hanno urlato contro, fatto scandalo, buttato fango addosso, minacciata, usata, frantumate perfino le ossa. Però quello che non sanno è che io […] tornerò sempre, […] come la Fenice risorgo sempre dalla ceneri e come il pazzo ho paura”. Parole che assumono un forte significati alla luce di quanto accaduto. “Da quando sono nata che ho dovuto lottare per la vita ed è da quando sono viva che desidero la morte. Quindi per rendere chiaro: se non muoio dovrò pur continuare a vivere”.

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Ultimo Aggiornamento: 09/09/2024 07:11