Si è aperto un vero e proprio caso, tra Giorgia Meloni e gli agenti di polizia. Con questi ultimi che hanno sottolineato di essere stati allontanati dagli uffici della premier a Palazzo Chigi: la leader di Fratelli d’Italia, questa la ricostruzione dei militari, avrebbe espresso il desiderio di avere sul piano soltanto la scorta e nessun altro uomo. Un passaggio che la presidente del Consiglio ha smentito, negando qualsiasi scelta in merito. Con il sindacato di polizia Silp Cgil che ha però confermato l’accaduto.
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A dare per prima notizia della vicenda era stata la Stampa: “Via la polizia dallo spazio adiacente la stanza della presidenza del Consiglio, al primo piano. Giorgia Meloni ha deciso di privarsi del dispositivo di sicurezza che viene garantito dall’ispettorato in servizio permanente nel palazzo del governo. Un inedito assoluto: mai era successo prima nella storia della Repubblica”.
Palazzo Chigi ha smentito: “È priva di fondamento la notizia secondo la quale sono state date nuove disposizioni alle forze di polizia presenti a Palazzo Chigi nei confronti delle quali il presidente del Consiglio da sempre ripone piena e totale fiducia. Non è cambiato nulla” ha affermato il capo ufficio stampa della premier Giorgia Meloni, Fabrizio Alfano, conversando con i giornalisti. “La polizia rimane quindi al primo piano. Non cambia il dispositivo di sicurezza – ha aggiunto – L’unica variazione che potrebbe avere innescato questa assurda ricostruzione è il fatto che il presidente del Consiglio ha fatto presente al direttore dell’ispettorato di Palazzo Chigi di rivalutare la presenza di un agente di polizia destinato esclusivamente agli accompagnamenti in ascensore”.
Il sindacato di polizia Silp Cgil ha però confermato: “Abbiamo appreso dalla stampa e successivamente verificato che le poliziotte e i poliziotti in servizio all’Ispettorato di pubblica sicurezza Palazzo Chigi sono stati allontanati dal piano dove si trovano gli uffici della presidente del Consiglio Giorgia Meloni probabilmente per mancanza di fiducia nei loro confronti. Meloni sul suo piano vorrebbe soltanto la scorta, ma non può essere lei a decidere chi e come deve garantire la propria sicurezza. Si tratta di una cosa gravissima, mai accaduta in questi termini nella storia della nostra Repubblica. Una vicenda che ha gettato nello sconforto i nostri colleghi che da sempre con dedizione e spirito istituzionale operano per la sicurezza di chi ha l’onere e l’onore di governare questo paese” .