Morgan a processo per stalking: questa l’accusa che pesa su Marco Castoldi, in arte Morgan, dopo la denuncia presentata nel 2020 dall’ex fidanzata Angelica Schiatti. La cantante ha deciso di rendere pubbliche le presunte persecuzioni subite solo quattro anni dopo, lamentando di essersi sentita abbandonata dalle istituzioni.
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L’ultima udienza del processo si è svolta venerdì mattina al Tribunale di Lecce, dove Morgan si è presentato per difendersi dalle accuse. Il cantautore ha ribadito con forza la sua innocenza di fronte ai cronisti presenti: «Lo stalking con me non c’entra nulla. Io avevo scritto poesie, ma si sono attaccati a pochi messaggi in mezzo a 50mila bellissimi per cui è stata fatta una distorsione assoluta». Con queste parole, Morgan ha cercato di far capire che la sua comunicazione con la sua ex non avrebbe avuto carattere persecutorio, ma piuttosto poetico e affettuoso.
Accompagnato dai suoi legali, Leonardo Cammarata e Rossella Gallo, il cantautore ha espresso il suo desiderio di chiudere quanto prima questo capitolo doloroso della sua vita: «Oggi finalmente si uscirà dall’incubo, da questa tortura che mi stanno facendo». Ha poi insistito sul termine “tortura” per descrivere la sua esperienza nel corso del processo, specificando che le sue attività professionali e i suoi contratti stanno andando «malissimo» a causa della vicenda.
Il caso continua a sollevare dibattiti e domande su ciò che è effettivamente accaduto tra Morgan e Angelica Schiatti, mentre il tribunale è chiamato a fare chiarezza su una vicenda complessa che coinvolge due figure pubbliche e i delicati temi del rapporto tra fama, privacy e giustizia.