Vai al contenuto

Mostro di Firenze, l’autopsia sul corpo di una delle vittime potrebbe svelare finalmente la verità

Pubblicato: 13/09/2024 16:02

Il 15 settembre segna il 50º anniversario dall’omicidio di Stefania Pettini e Pasquale Gentilcore, una delle coppie uccise dal Mostro di Firenze nel 1974. E ora si sta valutando la possibilità di una nuova autopsia sui resti di Stefania Pettini, sepolta a Borgo San Lorenzo, in seguito alla recente scoperta di una sequenza di DNA sconosciuto su un proiettile legato all’ultimo delitto del Mostro.
Leggi anche: Nadia Chiarello trovata morta a 17 anni: solo ora la svolta pazzesca nelle indagini

L’avvocato Vieri Adriani, che rappresenta le famiglie delle ultime vittime francesi del Mostro, Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, ha espresso l’intenzione di fermare il trasferimento della salma di Pettini, come previsto alla scadenza del termine di 50 anni, per consentire la possibilità di effettuare un nuovo esame autoptico. Questa decisione è motivata dalla speranza di individuare nuove tracce biologiche da confrontare con il DNA sconosciuto recentemente identificato.
Leggi anche: Mostro di Firenze, processo da rifare: un esperimento mette in dubbio la testimonianza di Giancarlo Lotti

“Stiamo valutando come procedere, se depositare in procura una richiesta formale di procedere all’esame corredata dalla relazione del consulente”, dice Adriani, dato che per procedere serve necessariamente, ovviamente, il consenso dell’autorità giudiziaria.

La 18enne Stefania Pettini fu uccisa con il fidanzato Pasquale, di un anno più grande, nel comune di Borgo San Lorenzo: lui assassinato con cinque colpi di pistola, lei accoltellata. Prima di allontanarsi, il Mostro le inserì un tralcio di vite nella vagina.

Parallelamente, si sta considerando anche la revisione del processo che ha portato alla condanna di Pietro Pacciani e Mario Vanni, i cosiddetti “compagni di merende”. Gli avvocati del nipote di Vanni, sulla base di nuove analisi scientifiche riguardanti la fauna cadaverica trovata sulle vittime francesi, sostengono che l’omicidio potrebbe non essere avvenuto nella data dichiarata, sollevando dubbi sulla testimonianza del “pentito” Giancarlo Lotti e la validità della condanna di Vanni.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 18/09/2024 15:23