Chi è alla ricerca di una svolta nella vita e anche di una svolta lavorativa, dovrebbe prendere seriamente in considerazione la possibilità di trasferirsi da un’altra parte, magari all’estero. Il primo suggerimento utile, però, è quello di non guardare soltanto a quanto si guadagna, perché si si va in un Paese ricco potrebbe anche essere molto alto il costo della vita. Quindi il posto migliore è quello in cui si guadagna molto ma il costo della vita è assolutamente sostenibile. Un esempio perfetto da questo punto di vista è un Paese europeo (ma che non ha aderito all’UE), che risulta essere infatti tra quelli con il maggiore potere d’acquisto. Si tratta della Norvegia: qui, come scrive Simone Micocci su Money.it, il guadagno medio mensile arriva a 7.676 euro, “con la possibilità di acquistare il 40% di quanto invece si potrebbe fare, ad esempio, negli Stati Uniti”. Ma cosa serve per trasferirsi lì? E quali sono le figure lavorative più richieste? Scopriamolo.
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Quali lavoratori cercano in Norvegia
La Norvegia è da anni in cima alla graduatoria anche per la parità di genere nel mondo del lavoro, e per l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Qui sono molto richiesti professionisti esperti in nuove tecnologie, come ad esempio l’Intelligenza Artificiale. Al tempo stesso, anche i pescatori rientrano tra i lavori con più richiesta in Norvegia, insieme a: lavoratori del comparto edile; ingegneri in vari ambiti; cuochi; autisti; esperti delle IT. Quanto agli stipendi medi abbiamo già detto. Ora cerchiamo di capire cosa occorre per trasferirsi là se pensiamo di essere tra le figure richieste. La Norvegia, ricordiamolo, non fa parte dell’Unione Europea: nonostante questo, però, non è complicato trasferirsi lì. Essendo nell’area Schengen è permessa la libera circolazione dei cittadini con la sola carta d’identità. Non servono quindi altri documenti. Dopo 3 mesi lì, però, va segnalata la propria presenza come persona in cerca di lavoro. Così si può rimanere per altri 6 mesi a cercare lavoro. Scaduto questo termine è invece necessario uscire dal Paese per poi eventualmente farne ritorno e ripetere tutta la procedura.