Salvatore Schillaci, il ragazzo che ha conquistato il mondo partendo dal nulla, continua a far battere i cuori dei palermitani anche dopo la sua scomparsa. Oggi, la Cattedrale di Palermo sarà gremita per i suoi funerali solenni, officiati dall’arcivescovo Corrado Lorefice. La risposta della città è stata straordinaria: tifosi e appassionati si sono messi in fila, come in un pellegrinaggio, per salutare il “Totò delle Notti Magiche“, rendendo omaggio alla sua bara adornata con la maglia numero 19 della nazionale, quella del 1990, e con una sciarpa del Palermo.
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Il Comune di Messina, città natale del bomber, ha proclamato il lutto cittadino per ricordare Totò Schillaci, scomparso il 18 settembre all’età di 59 anni. I funerali si terranno oggi, venerdì 20 settembre, alle ore 11.30. Dopo giorni di dolore e speranza, la sua famiglia, in particolare il fratello Giovanni Schillaci, ha raccontato l’ultima volontà di Totò: “Voleva vivere, aveva voglia di vivere. Io speravo che arrivasse questa folla a salutarlo, sta avendo quello che meritava. È commovente vedere questa gente che non conosco piangere per lui, è un orgoglio, nella disgrazia sono felice. Negli ultimi tempi a tutti, specie ai bambini, Totò raccomandava di non mollare mai e credere nei propri sogni”.
Jessica Schillaci, la figlia, venuta da Verona dove lavora come infermiera, ha condiviso i suoi ultimi momenti col padre: «Abbiamo parlato e scherzato finché è stato possibile. I ricordi più belli resteranno per sempre». Anche la seconda moglie di Totò, Barbara, ha voluto ringraziare Palermo e l’Italia per l’affetto dimostrato, sottolineando quanto suo marito meritasse questo tributo.
Il figlio Mattia, dal primo matrimonio con Rita, ha ricordato con emozione gli insegnamenti del padre: «Mi ha insegnato a lottare e superare gli ostacoli, proprio come ha fatto lui». Le parole della famiglia riflettono il dolore per una perdita prematura, ma anche l’orgoglio per un uomo amato e rispettato non solo per le sue imprese calcistiche, ma anche per la sua purezza d’animo.
I palermitani non sono gli unici a piangere Schillaci: persone da tutta la Sicilia e oltre si sono unite in questo addio. Giuseppe Orlando, di Misilmeri, ricorda Totò come «una persona normale, sempre disponibile, sebbene fosse un campione eccezionale». Anche Sacha Di Maria, presente allo stadio con i suoi figli, ha sottolineato come «ci siano grandi giocatori, ma poche persone perbene e amate come lui».
Incredibile è stato anche il gesto di due tifosi del Catania, Nino Accordino e Antonio La Malfa, che, mettendo da parte la rivalità calcistica, hanno voluto onorare il campione: «Schillaci è un patrimonio di tutti, oltre la fede sportiva».
Con la morte di Totò Schillaci, Palermo perde un pezzo di storia, ma la sua memoria, così come il ricordo delle sue prodezze e del suo carattere genuino, continuerà a vivere nei cuori di chi l’ha amato.