Il virus Nipah è considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) uno dei patogeni con maggior potenziale pandemico. Si tratta di un virus zoonotico, ossia trasmesso dagli animali all’uomo, principalmente dai pipistrelli della frutta. La trasmissione avviene attraverso il contatto diretto con animali infetti, come i maiali, o tramite il consumo di cibo contaminato. Inoltre, può diffondersi da persona a persona attraverso il contatto con fluidi corporei infetti. L’India è tornata a preoccuparsi per questo virus a causa dei nuovi casi registrati in Kerala nel 2024, dove si sono verificati decessi e l’adozione di misure restrittive, come la chiusura di scuole e l’obbligo di mascherine.
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Tutto sul virus Nipah
Il virus Nipah, appartenente alla famiglia Paramyxoviridae, è endemico nel sud-est asiatico e può causare un ampio spettro di sintomi nell’uomo. Le infezioni possono essere asintomatiche o provocare malattie respiratorie acute, con sintomi iniziali come febbre, mal di testa, nausea e vomito, che possono evolvere in patologie respiratorie più gravi o encefaliti potenzialmente fatali. I pipistrelli della frutta, serbatoio naturale del virus, possono trasmetterlo direttamente all’uomo o attraverso ospiti intermedi come i maiali. Gli allevatori di questi animali sono particolarmente a rischio. Anche i cani, gatti e cavalli possono contrarre il virus. La trasmissione tra esseri umani avviene soprattutto in ambito ospedaliero o tra persone a stretto contatto con i malati.
Il periodo di incubazione del virus Nipah varia tra i 4 e i 20 giorni. I primi sintomi includono febbre, dolori muscolari, mal di testa e mal di gola. In alcuni casi, i pazienti possono sviluppare gravi complicazioni respiratorie e, nei casi più gravi, encefalite che può portare al coma entro 24-48 ore. Il tasso di mortalità del virus varia tra il 40% e il 75%, a seconda dell’area e dell’accesso alle cure.
Ad oggi, non esiste un trattamento specifico per la malattia causata dal virus Nipah. La diagnosi si basa su esami molecolari, come la PCR, mentre i trattamenti sono sintomatici. Alcuni farmaci antivirali, come la ribavirina e il favipiravir, sono in fase di studio, ma la loro efficacia non è ancora stata dimostrata. Anche un vaccino a mRNA è in fase di sviluppo preclinico.
