Una vita stravolta in poche settimane. Bugie, tentativi di continuare una vita normale mentre, lontano dagli sguardi indiscreti, si consumavano orrori inimmaginabili. Chiara Petrolini, 21 anni, si trova attualmente in carcere in attesa di essere interrogata dal gip giovedì. Il suo sarà un processo lungo e complesso, ma le accuse contro di lei sono gravissime e ben documentate.
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Nuove prove nel giardino dell’orrore
Nel corso delle indagini, i carabinieri del Ris hanno scoperto altre ossa nel giardino della villa di Traversetolo, dove Chiara ha seppellito i figli. Le ossa, raccolte in sacchi neri durante un sopralluogo avvenuto il 17 settembre scorso, potrebbero appartenere al primo neonato, nato nel 2023. Questi reperti saranno cruciali per ricostruire quanto accaduto nell’ultimo anno e mezzo.
L’analisi delle forbici, che Chiara ha indicato come “arma del delitto”, potrebbe fornire ulteriori dettagli. Secondo le prime ricostruzioni, la giovane le avrebbe utilizzate per tagliare il cordone ombelicale dell’ultimo neonato, morto poi dissanguato. Un dettaglio agghiacciante che aggiunge ulteriore peso alle accuse.
Complicità e omissioni: chi ha aiutato Chiara?
La Procura di Parma sta cercando di capire se qualcuno abbia aiutato Chiara a partorire e a liberarsi dei neonati. Gli inquirenti stanno indagando nella cerchia della giovane, composta dalla famiglia, gli amici e il fidanzato, per trovare possibili complici che potrebbero aver coperto le gravidanze. Non è ritenuta attendibile la testimonianza di una donna che, durante un’intervista al Tg1, aveva dichiarato: «La mamma del fidanzato di Chiara sapeva tutto». Secondo Repubblica, queste affermazioni potrebbero essere motivate da astio personale.
Le pesanti accuse contro Chiara Petrolini
Chiara Petrolini rischia molto. Le accuse che potrebbero essere formulate al termine delle indagini includono omicidio premeditato e aggravato dal rapporto di ascendenza, occultamento di cadavere e soppressione di cadavere per il secondo neonato ritrovato. Se queste ipotesi verranno confermate, la giovane potrebbe affrontare una condanna all’ergastolo, chiudendo un capitolo terribile nella cronaca nera italiana.