Quando i soccorritori sono giunti sul luogo dell’incidente, Francesco Abenante, un giovane di ventidue anni di Pistoia, era ancora cosciente. Era però intrappolato in una scarpata, immerso tra i rovi, dopo essere stato sbalzato dalla sua moto. Rispondeva a fatica alle domande, ma gradualmente è scivolato nell’incoscienza e, poco dopo, il suo cuore ha smesso di battere. Nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione, sia sul posto che durante il trasporto in ambulanza, e infine al pronto soccorso, non c’è stato nulla da fare. Francesco è stato dichiarato morto intorno alle 19:30, diventando l’ennesima vittima della Statale Porrettana, nota purtroppo per numerosi incidenti mortali.
Leggi anche: Geolier e Chiara Frattesi sono una coppia: l’annuncio con due foto su Instagram
L’incidente è avvenuto nel pomeriggio, verso le 16:15. Francesco, residente nella zona di via Dalmazia, a Pistoia, stava percorrendo la Porrettana con la sua Yamaha di grossa cilindrata. Aveva già affrontato numerosi viaggi con la sua moto, compresi quelli recenti in Trentino insieme ad altri biker. Tuttavia, circa un chilometro dopo il 44° Parallelo, mentre affrontava una curva a sinistra, ha perso il controllo del mezzo. Dopo aver colpito il guardrail, Francesco è stato sbalzato fuori strada, finendo in una scarpata tra i rovi, con una caduta violenta e rovinosa.
Alcuni automobilisti che hanno assistito alla scena hanno immediatamente allertato i soccorsi. La centrale operativa del 118 ha inviato sul posto un’automedica e un’ambulanza della Croce Verde di Pistoia, insieme ai vigili del fuoco per facilitare il recupero del giovane. Inizialmente, Francesco sembrava non aver riportato conseguenze gravissime: riusciva ancora a parlare con i presenti e con i soccorritori che, non senza difficoltà, erano riusciti a raggiungerlo.
Tuttavia, poco dopo, la situazione è precipitata. Probabilmente a causa di gravi lesioni interne, Francesco ha perso conoscenza e ha subito un arresto cardiaco. Mentre il 118 faceva alzare in volo l’elicottero Pegaso, sono state avviate le manovre di rianimazione, con l’uso del massaggiatore cardiaco automatico Lucas. Purtroppo, nonostante i tentativi sul posto e in ambulanza, non è stato possibile stabilizzare le sue condizioni in tempo per il trasporto in ospedale.
Francesco era un grande appassionato di motociclette, la sua Yamaha era “il mio amore più grande”, come lui stesso diceva. Amava percorrere la strada della Porrettana, una delle sue preferite, che purtroppo si è rivelata fatale per lui.