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Caos treni, Matteo Salvini svela la causa: “È stato piantato un chiodo su un cavo”

Pubblicato: 02/10/2024 17:05
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Altra giornata complicata per chi viaggia sui treni in Italia, in particolare nella Capitale. Un “guasto tecnico”, così è stato definito da Trenitalia, nelle stazioni di Roma Termini e Roma Tiburtina ha causato un lungo stop alla circolazione ferroviaria: un inconveniente che ha portato a cancellazioni di treni e a ritardi fino a 160 minuti. Tante le testimonianze di utenti imbufaliti subito apparse in rete: “Siamo rimasti fermi in galleria per oltre 20 minuti, senza che nessuno ci dicesse nulla di quanto stava accadendo. Poi ci hanno fatto scendere alla fermata successiva, senza completare la corsa”. La paralisi della circolazione ferroviaria ha avuto un effetto a catena anche sul traffico stradale nelle zone limitrofe alle stazioni. Molti pendolari, rimasti senza la possibilità di utilizzare i treni, hanno dovuto cercare alternative, aumentando il numero di passeggeri sugli autobus e sugli altri mezzi pubblici già sovraccarichi.
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Racconti dei Pendolari

Cosa sta succedendo

Dalle 6.30 di questa mattina, la circolazione ferroviaria tra le due stazioni è stata completamente bloccata. Secondo quanto dichiarato da Trenitalia, il traffico è ripreso intorno alle 8.45, ma è stato fortemente rallentato, con ritardi fino a 160 minuti e numerose cancellazioni. In totale, oltre 36 treni sono stati coinvolti, con 12 treni ad alta velocità e Intercity in ritardo, e altri 12 completamente cancellati. Tra i treni annullati figurano importanti collegamenti come il Napoli Centrale-Milano Centrale delle 6.55, il Termini-Milano Centrale delle 7.10 e delle 7.20, e il Milano Centrale-Salerno delle 10.10. A queste cancellazioni si sono aggiunti ritardi significativi per la compagnia Italo, con ritardi fino a 120 minuti e la cancellazione di tre treni, tra cui l’8908 delle 8.30 da Napoli a Venezia.


Sono oltre 100 i convogli di Trenitalia parzialmente cancellati o cancellati. Ventiquattro i treni Alta Velocità e gli Intercity parzialmente cancellati, ventinove quelli cancellati. Altri sessanta convgli soppressi tra i regionali del Lazio. Quaranta i treni Alta Velocità o Intercity in ritardo.Tra i treni cancellati: Napoli Centrale – Milano Centrale delle 6.55, Termini – Napoli Centrale delle 7, Termini – Milano Centrale delle 7.10 e delle 7.20, Milano Centrale – Napoli Centrale delle 8.30, Milano Centrale – Termini delle 8.58, Milano Centrale – Salerno delle 10.10, Termini – Torino Porta Nuova delle 6.57, Torino Porta Nuova – Termini delle 15.15.

Le proteste e l’attacco a Matteo Salvini

I gravi disagi hanno immediatamente scatenato proteste da parte delle opposizioni politiche. Il primo a intervenire è stato Andrea Casu, deputato del Partito Democratico, che ha attaccato duramente il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini: “Un altro giorno d’inferno per i passeggeri. L’Italia ha il peggior ministro dei Trasporti d’Europa”. Anche Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Avs hanno criticato il ministro, evidenziando come i ritardi e i guasti siano ormai una costante sulle tratte italiane, sia ad alta velocità che regionali: “C’è un ministro che continua a straparlare di ogni cosa, ma il lavoro per cui gli è stato assegnato il dicastero non lo fa. Sono mesi che gli italiani vengono vessati da ritardi e guasti insostenibili”.

La replica di Salvini: “Colpa di un chiodo”


“C’è stato un errore di una ditta privata che stanotte ha piantato un chiodo su un cavo. Il tempo di reazione di fronte a questo errore non è stato all’altezza che la seconda potenza industriale d’Europa deve avere. Il privato ne risponderà. – così Matteo Salvini spiega e ragioni di questo caos – Ho chiesto che emergano le responsabilità, chi ha sbagliato dovrà risponderne. Ho chiesto i nomi e i cognomi di chi non ha fatto bene il suo lavoro. E ho chiesto una verifica delle centraline d’alimentazione in tutta Italia. Su quanto è successo stanno lavorando gli ingegneri perchè non è possibile investire miliardi di euro per comprare nuove carrozze, i nuovi treni pendolari, gli intercity, l’Alta velocità, la Tav, il Brennero e tutto il resto e poi se uno alle 3 di notte, a Roma, pianta il chiodo nel posto sbagliato rovina la giornata di lavoro a migliaia di persone. Non è possibile che un errore di un privato possa fermare mezza Italia”, conclude.

Caos nelle stazioni

Le stazioni di Roma Termini e Tiburtina, nodi centrali della rete ferroviaria italiana, sono state sommerse da centinaia di pendolari in attesa di informazioni. A Termini, i monitor informativi sono andati in tilt, lasciando gli utenti senza indicazioni chiare, mentre gli annunci arrivavano solo tramite altoparlanti e sms.

I disagi si sono estesi anche alle linee regionali, in particolare la FL1 Orte-Fara Sabina-Fiumicino Aeroporto, con treni fermi lungo i binari e pendolari bloccati nelle carrozze. La situazione è stata critica anche a Ciampino, con traffico in tilt e pendolari costretti a cercare soluzioni alternative per raggiungere la città.

Una lunga serie di disservizi

Questo ennesimo guasto si aggiunge a una lunga serie di disservizi registrati negli ultimi mesi sulla rete ferroviaria della Capitale. L’ultimo caso risale al 29 settembre, con un rallentamento sulla linea Roma-Napoli, e altri episodi si sono verificati l’11 settembre e l’8 agosto, con guasti e incendi che hanno causato ritardi e cancellazioni.

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