La città di Fano è stata colpita da una grave emergenza sanitaria legata alla Dengue, una malattia virale trasmessa dalle zanzare. Diversi residenti sono stati infettati, tra cui Myriam Rovinelli, una commerciante di 61 anni, che ha condiviso la sua esperienza e la dura lotta contro il virus. Dopo aver combattuto per dieci giorni contro la Dengue, Myriam Rovinelli racconta: «Ora sto bene, ma avere la meglio non è stato semplice». La sua vicenda rappresenta solo uno dei molti casi che nelle ultime settimane hanno creato forte preoccupazione tra i cittadini e le autorità sanitarie locali.
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I sintomi
Rovinelli ha descritto i primi sintomi, inizialmente simili a quelli di altre malattie: «Ho avuto eruzioni cutanee simili al morbillo e tutto quello che mettevo in bocca aveva un sapore amaro». Nei giorni successivi, i sintomi si sono aggravati, con una febbre persistente di 38,5 gradi e dolori articolari così intensi da giustificare il soprannome della malattia, comunemente chiamata “spaccaossa”. A questi si sono aggiunti nausea, inappetenza e bruciore agli occhi.
Inizialmente, la donna ha cercato di alleviare i sintomi con il Brufen, ma successivamente, le analisi mediche hanno confermato la positività alla Dengue. Le autorità sanitarie hanno indagato sui suoi spostamenti recenti per identificare possibili aree di contagio.
“Situazione sotto controllo”
Secondo il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ast, Augusto Liverani, la situazione legata alla Dengue sembra essere ora sotto controllo. «L’incidenza dei nuovi casi sta diminuendo», ha spiegato Liverani, precisando che l’aumento dei numeri totali si riferisce soprattutto alla conferma di casi precedenti. Al momento, sono stati confermati 102 casi di Dengue, 10 sono sospetti e 35 persone sono state ricoverate. Il primo caso è emerso l’11 settembre, e da allora sono state adottate numerose misure preventive.
Misure di prevenzione e contenimento
Il Comune di Fano ha intensificato le attività di disinfestazione su gran parte del territorio, incluse ispezioni delle caditoie, trattamenti larvicidi e campagne di sensibilizzazione per informare la popolazione. Ai cittadini è stato chiesto di eliminare i ristagni d’acqua e di proteggersi con abiti adeguati, preferibilmente pantaloni lunghi e vestiti chiari. Un’altra misura adottata è stata la distribuzione di kit anti-zanzara a prezzo calmierato di 15 euro, grazie all’azienda pubblica Aset. Questi kit contengono spray repellenti, trattamenti post-puntura e pasticche larvicide per prevenire la crescita delle zanzare in zone con acqua stagnante come tombini e fontane.