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“È uno scafista”, a Pontida i giovani della Lega contro Tajani: “No allo Ius scholae”

Pubblicato: 05/10/2024 19:11

A Pontida, durante il tradizionale raduno leghista, i giovani del partito hanno duramente contestato la proposta di legge sullo “Ius Italiae”, avanzata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Tra gli striscioni esposti durante la manifestazione, uno recitava: “Ius scholae in vista, Tajani scafista?”, a sottolineare il dissenso nei confronti dell’iniziativa. Il consigliere milanese Alessandro Verri, in testa al corteo con un megafono, ha guidato il gruppo gridando: “Tajani moderato, noi no”. Nonostante le proteste, il leader della Lega, Matteo Salvini, ha prontamente preso le distanze, scusandosi per i toni accesi e ribadendo: “Ogni alleato è un amico”.
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Tajani e la proposta sullo “Ius Italiae”

Al centro delle polemiche vi è la proposta di legge presentata a Milano dal leader di Forza Italia. Tajani ha illustrato le nuove regole per l’acquisizione della cittadinanza italiana, con l’obiettivo di rendere il processo più rigoroso. Il principio chiave è che, dopo dieci anni di scuola dell’obbligo condotta con profitto, sarà possibile diventare cittadini italiani. Secondo il vicepremier, è fondamentale che i nuovi cittadini abbiano una conoscenza adeguata della lingua italiana, della Costituzione, della storia, della geografia e dell’educazione civica del Paese.

Le ragioni della proposta

Tajani ha sottolineato che la società è in continuo cambiamento e che anche il centrodestra non può essere statico o conservatore in modo eccessivo. “Le norme che proponiamo puntano alla serietà, non al permissivismo”, ha dichiarato, spiegando che la cittadinanza non può essere ridotta a una semplice formalità burocratica, ma deve essere considerata un diritto da conquistare attraverso l’impegno e la conoscenza.

Uno degli elementi innovativi della proposta è la limitazione dello ius sanguinis: il diritto di cittadinanza per discendenza familiare verrà applicato solo fino ai bisnonni, per evitare abusi e pratiche fraudolente. “La cittadinanza non è un business né una barzelletta”, ha detto Tajani, sottolineando che il nuovo testo di legge mira a impedire che venga richiesta solo per ottenere un passaporto comunitario.

Il cammino della legge

Il vicepremier ha confermato che la proposta di legge sarà discussa in Camera e Senato, ma prima verrà condivisa con gli alleati di coalizione, tra cui Lega, Fratelli d’Italia e Noi Moderati. Tajani ha già inviato il testo ai capigruppo di questi partiti, invitandoli a esprimere le proprie opinioni e a partecipare al dibattito.

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