Vai al contenuto

Bambino morto per il morso di un pipistrello entrato in camera mentre dormiva

Pubblicato: 07/10/2024 10:12
bambino morto morso pipistrello

Una notizia terrificante arriva dall’Ontario, in Canada, dove un bambino è morto dopo essere stato morso da un pipistrello mentre dormiva nel letto di casa sua. Il piccolo è morto in ospedale dopo aver contratto la rabbia. Questa rara malattia, che in alcuni casi come quello appena descritto può essere mortale, viene trasmessa da mammiferi come volpi, procioni e pipistrelli. Il decesso del piccolo è avvenuto qualche settimana fa, ma la notizia è finita sui media locali soltanto negli ultimi giorni. Secondo quanto si apprende, stratta del primo caso confermato di rabbia in Ontario dal 1967.
Leggi anche: Il virus Marburg: sintomi, come si trasmette la malattia e i consigli per evitarlo

L’età e l’identità del bambino morto per il morso di un pipistrello non sono ancora state rese note per proteggere la privacy della famiglia. Ma, secondo le prime informazioni, il piccolo sarebbe stato morso in un’area a nord di Sudbury. “I genitori si sono svegliati con un pipistrello nella loro camera da letto non hanno visto segni di un morso o graffio e non hanno pensato a cercare un vaccino”, ha dichiarato  Malcolm Lock della Haldimand-Norfolk Health Unit.

Cos’è la rabbia: sintomi e conseguenze

La rabbia, infatti, se non viene curata nelle prime 48 ore, può causare gravi danni al cervello e al midollo spinale. Si tratta di uno dei virus con il tasso di mortalità più alto. Quando i primi sintomi si sono manifestati sul bambino, i genitori lo hanno portato in ospedale, ma ormai era troppo tardi per salvargli la vita.

I primi sintomi della rabbia, come stanchezza, febbre e mal di testa, sono tutti segnali precoci dell’infezione. Se non si interviene, si manifestano spasmi respiratori e senso di costrizione al petto. La malattia può influire anche sullo stato mentale del paziente, provocando stato di confusione, aggressività  e convulsioni. Nella fase finale dell’infezione si può verificare la paralisi degli arti, poi il coma e infine il decesso, che avviene quasi sempre nel giro di poche settimane.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure