
Giuseppe Lacarpia, 65 anni, originario di Gravina in Puglia, si è tolto la vita nel carcere di Bari, dove era detenuto per l’omicidio della moglie, Maria Arcangela Turturo, 60 anni. Il corpo senza vita dell’uomo è stato ritrovato dagli agenti della polizia penitenziaria intorno alle 3 di questa notte. Lacarpia era stato arrestato lo scorso 6 ottobre con l’accusa di avere ucciso la moglie in circostanze brutali. I fatti che hanno portato Lacarpia in carcere risalgono alla notte tra il 5 e il 6 ottobre. Dopo aver partecipato a una festa in famiglia con la moglie, l’uomo avrebbe dato fuoco alla loro auto mentre la donna si trovava ancora all’interno. Quando la moglie ha cercato di fuggire, Lacarpia l’ha aggredita, uccidendola a mani nude. L’obiettivo di Lacarpia, secondo l’accusa, era di far passare il tutto come un tragico incidente stradale. Immediata la reazione di Antonella Lacarpia, figlia della coppia, che ha commentato su Facebook con una serie di emoticon di esultanza alla notizia del padre morto.
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Le indagini e l’arresto
L’indagine, condotta dalla Squadra mobile e dal commissariato di Gravina, ha subito chiarito che quello che inizialmente sembrava un incidente stradale era in realtà un omicidio premeditato. Lacarpia avrebbe tentato di inscenare l’incidente per coprire il suo delitto, ma gli inquirenti, grazie a testimonianze e prove schiaccianti, hanno scoperto la verità. Tra le prove, un video girato da alcuni giovani presenti sul luogo del delitto, che mostrava come Lacarpia non stesse tentando di rianimare la moglie, come da lui affermato, ma al contrario, si comportava in modo sospetto.
La testimonianza della vittima
Maria Turturo, trasportata in ospedale dopo l’aggressione, è morta poco dopo, ma non prima di aver rivelato a una delle sue figlie che il marito aveva tentato di ucciderla. La testimonianza della vittima e le prove raccolte hanno portato la giudice Isabella Valenzi a disporre la custodia cautelare in carcere per Lacarpia. Durante l’interrogatorio, l’uomo ha continuato a sostenere la tesi dell’incidente, dichiarando che la macchina aveva preso fuoco dopo aver sbattuto contro un muretto, e che aveva cercato di salvare la moglie. La morte di Giuseppe Lacarpia è stata comunicata ai suoi quattro figli, che erano già stati travolti dal dolore per la perdita della madre. I figli, assistiti dall’avvocato Gioacchino Carone, sono stati informati della tragica notizia questa mattina.