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Sinner a cuore aperto: “Caso doping, ora so chi è mio amico e chi non lo è”

Pubblicato: 24/10/2024 15:12

Jannik Sinner a cuore aperto, e con le idee molto chiare. Il nostro campione ha condiviso le sue riflessioni sul caso doping che lo ha coinvolto, e lo ha fatto nel corso di un’intervista esclusiva con Sky Sport all’interno della serie “Jannik, oltre il tennis“.

Il terzo capitolo della trasmissione si concentra infatti sull’impatto emotivo e personale che questa esperienza ha avuto per il numero uno del mondo, e anche sulle conseguenze che ha portato nella sua vita su un piano intimo, e anche su quello delle relazioni con l’ambiente che lo circonda..

Momenti di Incertezza

Non ho dormito a Wimbledon“, ha confessato Sinner, che ha sottolineato come la pressione e l’incertezza gli abbiano creato problemi dentro e fuori dal campo. “Era un periodo delicato per me. Non sapevo come comportarmi, e molte cose non erano sotto il mio controllo“. La notte prima di affrontare Medvedev, Sinner non è riuscito a chiudere occhio. La sua mente era in preda all’ansia e all’inquietudine.

Allo US Open la situazione si è complicata ulteriormente, e Sinner ha dovuto rivedere il suo programma di allenamento in seguito alla diffusione mediatica del caso Clostebol. “Osservavo gli sguardi altrui”, ha spiegato il campione, “cercando di capire come mi percepivano“. Nonostante questo, Sinner dalla difficile esperienza ha tratto una lezione importante sulla natura delle relazioni umane.

Amici e nemici

“Ho capito chi sono i miei veri amici“, ha detto, aggiungendo che alcune persone che credeva amiche in realtà si sono rivelate esattamente il contrario. Jannik è un esempio di corretezza e gentilezza e non usa mai la parola, ma il significato è chiaro: ora sa chi sono i suoi nemici. Per contro, ha anche scoperto che “alcuni che non avrei mai pensato di considerare amici lo sono realmente“. Questo processo di rivelazione ha segnato una tappa fondamentale nella sua crescita personale.

Federico Ferri, direttore di Sky Sport, ha definito l’intervista da lui curata come un’importante testimonianza del percorso di Sinner, sottolinendo come, nonostante le avversità, il rosso di San Candido sia rimasto fedele a se stesso. “Il successo non l’ha cambiato“, ha commentato il giornalista. E questa volta Jannik non ha parlato solo di tennis, ma anche delle sfide della vita, offrendo uno spaccato della sua anima più genuina.

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