
Per quasi due ore, questa sera, lo scalo di Berlino Brandeburgo è rimasto paralizzato. Decolli e atterraggi sono stati sospesi dopo la segnalazione di droni non identificati nello spazio aereo dell’aeroporto, l’ultimo episodio di una serie di allarmi analoghi registrati negli ultimi mesi in diverse città europee.
A confermarlo è stato un portavoce dello scalo, spiegando che la sospensione delle operazioni è avvenuta tra le 20.08 e le 21.58. Nel frattempo, “un’intera serie di voli è stata dirottata verso altri aeroporti tedeschi”, provocando disagi per centinaia di passeggeri e ritardi a catena sulle tratte nazionali e internazionali.
Le autorità tedesche non hanno ancora chiarito l’origine dei droni né se si tratti di un atto dimostrativo, un’incursione intenzionale o un semplice volo non autorizzato. La sicurezza aeroportuale, in collaborazione con le forze dell’ordine, ha avviato accertamenti per individuare i responsabili e valutare il livello di minaccia.
La presenza di droni in prossimità degli aeroporti rappresenta un rischio concreto: anche un piccolo dispositivo può interferire con le rotte di avvicinamento, costringendo le torri di controllo a bloccare immediatamente il traffico per motivi di sicurezza. Negli ultimi anni, episodi simili si sono verificati a Londra, Parigi, Madrid e Varsavia, segnalando un problema sempre più diffuso nel controllo dello spazio aereo.


