
Ha resistito appena ventiquattro giorni alla vita, il piccolo Rocco Bonora Meneghello, il neonato di Montebelluna (Treviso) strappato alla famiglia dalla pertosse. Nato senza complicazioni il 3 ottobre scorso, Rocco aveva trascorso i suoi primi giorni serenamente a casa con mamma e papà. Tuttavia, circa dieci giorni fa, i primi sintomi della malattia hanno fatto capolino, e da quel momento la situazione è precipitata.
Inizialmente, la forma di pertosse non era apparsa preoccupante per i medici, ma in pochi giorni la malattia ha mostrato il suo volto più aggressivo. La situazione si è aggravata al punto da richiedere il trasferimento d’urgenza prima a Vicenza e successivamente all’ospedale di Padova nel disperato tentativo di salvare il piccolo. Purtroppo, domenica 27 ottobre, dopo solo 24 giorni di vita, Rocco è deceduto.
L’ultimo addio al piccolo
I genitori, sconvolti dal dolore, hanno richiesto che Rocco venisse battezzato prima di dargli l’ultimo saluto. Per l’epigrafe del piccolo hanno scelto parole cariche di affetto: «La tenerezza del tuo sguardo ha addolcito per sempre i nostri cuori e illuminato le nostre esistenze». Il funerale si terrà giovedì 31 ottobre, alle ore 11, nella chiesa parrocchiale di Biadene, preceduto dal rosario mercoledì alle 18.
L’allarme dell’Usl: “L’importanza della vaccinazione”
Il caso ha sollevato preoccupazione tra i genitori e all’interno della comunità medica, portando i ginecologi dell’Usl a rinnovare l’appello sull’importanza della vaccinazione. Come spiega Erminio Bonsembiante, direttore del Servizio Igiene dell’Usl 2, «la sensibilità dei ginecologi nel consigliare la vaccinazione ad ogni gravidanza è molto alta. Grazie a ciò, possiamo dire che circa il 50% delle donne si sottopone alla dose».