
Nei giorni scorsi i carabinieri di Piacenza, sotto la direzione della Procura minorile di Bologna, hanno arrestato il fidanzato 15enne di Aurora, la 13enne morta il 25 ottobre dopo essere caduta dal suo appartamento. Nella giornata di giovedì 31 ottobre, il Tribunale per i minorenni di Bologna ha confermato la misura cautelare nei confronti del 15enne accusato dell’omicidio di Aurora. Durante l’udienza di convalida, che si è svolta il 30 pomeriggio, i giudici hanno convalidato anche il fermo, ma la notizia è stata diffusa soltanto ora. Il ragazzo resta dunque in carcere, dove si trova da lunedì scorso.
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Perché il presunto assassino di Aurora resta in carcere
L’avvocato del 15enne, Ettore Maini, al termine dell’udienza ha riferito che il suo assistito “ha risposto alle domande”, ma non ha aggiunto altri particolari, né ha voluto spiegare il contenuto delle risposte fornite ai giudici. In modo particolare, si cerca di capire cosa abbia detto l’indagato in merito ai testimoni che hanno raccontato ai carabinieri di Piacenza di averlo visto malmenare Aurora e spingerla dal palazzo da cui è precipitata.

La madre e la sorella di Aurora non hanno mai accettato l’ipotesi del suicidio. Insieme al loro avvocato, intendono presentare testimonianze, conversazioni online e referti medici che dimostrerebbero l’atteggiamento ossessivo del fidanzato. La legale della famiglia presenterà un documento alla Procura minorile contenente nuovi elementi.
C’è grande attesa anche per l’esito dell’autopsia sul corpo della ragazzina, programmata all’Istituto di Medicina legale di Pavia per chiarire le circostanze della morte di Aurora. Venerdì mattina, ha raccontato la madre agli investigatori, si trovava con il fidanzato, con il quale aveva un rapporto turbolento caratterizzato da minacce e umiliazioni. Il medico legale dovrà determinare non solo la causa del decesso, ma anche verificare la presenza di eventuali segni di violenza che possano confermare o negare le affermazioni della madre e della sorella, secondo cui il 15enne avrebbe picchiato Aurora e l’avrebbe aggredita nei giorni precedenti, spingendo la madre a farla visitare da una ginecologa per un’emorragia.