Notte agitata in televisione per Rula Jebreal, in collegamento dall’America con È sempre CartaBianca su Rete 4, per commentare la vittoria di Donald Trump. La giornalista, metà italiana e metà americana, non nasconde il suo stato d’animo e affronta i dati dello spoglio con una tensione palpabile. Il tema delle bombe e delle minacce riempie le sue parole e spinge il dibattito oltre i numeri delle urne.
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“Tutti i sondaggi dicevano che la differenza sarebbe stata di mezzo punto, quindi sul filo del rasoio. Dire che Donald Trump avrebbe vinto secondo me è un errore di noi giornalisti.” La sua riflessione però va subito oltre le analisi elettorali e si sposta su un punto che definisce senza precedenti: “In Georgia, dove ci sono 177 seggi elettorali, hanno ricevuto 32 minacce di bombe. Non è mai accaduto nella storia, fino all’arrivo di Donald Trump candidato non ci sono mai state delle minacce”.
Capezzone: “Jebreal inconsolabile”
Le sue parole però non convincono tutti in studio. “Rula, ma questo non c’entra nulla con l’analisi dei dati”, le fanno notare i presenti, ma la Jebreal sembra non sentirli. La questione sicurezza e violenza attira tutta la sua attenzione, trasformando il suo intervento in un’accusa verso il clima attuale, che lei attribuisce all’ascesa di Trump.
Daniele Capezzone non si lascia sfuggire l’occasione per un commento tagliente. Il giornalista italiano descrive la scena e battezza ironicamente come “inconsolabili” tutti i fan di Kamala Harris, convinti fino alla fine di una sua possibile vittoria. E proprio come loro, anche Rula non riesce a nascondere lo sconforto e tenta di spostare la conversazione su un terreno emotivo e allarmistico, suscitando qualche perplessità tra i presenti in studio.
Il video
"Non è mai accaduto nella storia americana: in Georgia hanno ricevuto 32 minacce di bombe fino all'arrivo di Donald Trump come candidato"
— È sempre Cartabianca (@CartabiancaR4) November 6, 2024
Rula Jebreal a #ÈsempreCartabianca pic.twitter.com/IstJRWWfvW