Vai al contenuto

Stupro di gruppo a Palermo, i giovani condannati difesi dalle mamme: “Hanno sbagliato ma non sono mostri”

Pubblicato: 19/11/2024 13:47
stupro Palermo condannati difesi mamme

Stanno suscitando forti polemiche le parole pronunciate dalle mamme di tre dei sette ragazzi condannati per lo stupro di gruppo di una ragazza di 19 anni, avvenuto l’estate scorsa in un cantiere abbandonato del Foro Italico di Palermo. Secondo le donne i loro figli “hanno sbagliato perché non si fa sesso in gruppo, in strada, come i cani. Ma non è stato stupro. Non sono dei mostri”.
Leggi anche: Processo stupro Palermo, parla la 19enne: “Ecco cosa mi hanno fatto”

Le incredibili dichiarazioni delle mamme dei giovani condannati

I nostri figli hanno sbagliato perché non si va in sette con una donna, ma non sono dei mostri. Sono spenti da quando sono lì dentro in carcere”, sostengono Loredana Mamone, Ornella Valenti e Francesca Mortillaro, rispettivamente mamme di Gabriele di Trapani, Angelo Flores e Christian Maronia.

“Per l’educazione che ho dato a Gabriele non si doveva unire a questo gruppo, non si doveva lasciare coinvolgere, ha sbagliato. – dichiara Loredana Mamone – Non ci doveva andare, anche se lei era d’accordo: non si fa sesso così, in gruppo, in mezzo alla strada come i cani. All’inizio l’ho odiato. Ma poi, col passare dei giorni, man mano che venivano fuori i contorni di questa vicenda, ho capito che non ha stuprato nessuno“.

 “Quando mi hanno detto che si trattava di una violenza sessuale mi si è gelato il cuore – racconta la mamma di Christian Maronia – Ho guardato mio figlio e lui mi ha detto ‘Ti giuro che non è stato così, non è stato uno stupro’. Mi ha spiegato che la ragazza era consenziente, dicendomi che neanche la conosceva”. “Mio figlio ha detto subito ai carabinieri del video – spiega invece la madre di Angelo Flores, Ornella Valenti – è stato lui a sbloccare il telefonino e a consegnarlo. C’è un altro video in cui ha dei rapporti sessuali con la ragazza, mi ha detto che era sempre lei a chiedere di filmare. Mi disse che aveva conosciuto una ragazza, che il suo fidanzato la maltrattava, ma che non si voleva affezionare. Si frequentavano, tanto che avevano avuto anche rapporti consenzienti”.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2024 15:52

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure