Nei giorni scorsi Roberto Vannacci aveva pubblicato un lungo post sul suo profilo Facebook per replicare al durissimo attacco subito dalla moglie Camelia Mihailescu da parte del sito della comunità omosessuale Gayburg che identificava la donna come “romena”. Il generale veniva accusato in pratica di essere un razzista. Ma adesso è la stessa consorte a difenderlo.
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Domenica 24 novembre, a Marina di Grosseto, Roberto Vannacci ha lanciato il suo movimento politico “Il mondo al contrario”. “Vogliamo radunare tutti coloro che si riconoscono nella casa che segue il sottoscritto. – ha spiegato il suo programma il generale alla platea – Non è un partito, state tranquilli. Chi continua a pensare e dire che faccio un partito per fare un’opa sulla Lega dice balle, non è così”.
Le parole della moglie di Vannacci
Ad ascoltare la sua conferenza stampa c’era anche la sua compagna Camelia Mihailescu. “È una cosa bella fare un nuovo partito. – dice oggi la donna al Corriere della Sera – Speriamo che sia una cosa produttiva per l’Italia”. Camelia Mihailescu, che ha 50 anni, lavorava nella casa editrice dell’accademia militare di Bucarest quando ha conosciuto Vannacci.
“Non sono gelosa e questo ci tiene uniti da 23 anni, sono tanti anni. – prosegue ancora Camelia – Amo l’Italia, mi piace la sua cultura, apprezzo la moda e il cibo. È un Paese stupendo ma vedo spesso che ‘Il Mondo al contrario’ è più qui da voi che in Romania. La migliore qualità di mio marito? La modestia. È anche carino altrimenti non l’avrei sposato. Condivido le sue idee politiche e lo sostengo. Chi lo accusa di razzismo si sbaglia, non lo conosce bene”, conclude.