Non è affatto facile leggere e interpretare le etichette dei prodotti per la pulizia della casa, in particolar modo detersivi e detergenti. Epperò è molto utile, sia per fare un acquisto consapevole, sia per tutelare noi e l’ambiente. Come riporta Altroconsumo, in media ogni settimana in casa utilizziamo una quindicina di prodotti chimici per pulire (ad esempio: lavastoviglie, brillantante, piatti a mano, lavatrice, ammorbidente, per delicati, anticalcare, vetri, sgrassatore, wc, bagno, pavimenti, forno, smacchiatore, sgorgatore). Come spiega l’associazione che tutela i consumatori, è importante scegliere bene questi prodotti, perché alcuni ingredienti possono provocare reazione allergica cutanea, irritare le vie respiratorie, gli occhi o la pelle, o ancora possono essere nocivi se ingeriti o inalati. Cerchiamo quindi di capirci qualcosa.
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Prima di utilizzare un detersivo è importante leggere attentamente l’etichetta riportata sulla confezione. La legge non obbliga i produttori a riportare l’elenco completo degli ingredienti in ordine decrescente (in base alla quantità presente) come invece accade per i prodotti per la cura della persona, ma solo alcuni ingredienti:
– Tensioattivi (sostanza lavante)
– Profumo e Allergeni (questa informazione è presente solo nei prodotti profumati o con olii essenziali che contengono una o più sostanze classificate come frequenti allergeni, come citronellol, linallol, limonene, etc che servono per dare piacevolezza al prodotto)
– Conservanti (informazione presente solo nei prodotti che contengono sostanze utilizzate per mantenere in buono stato i prodotti stessi come phenoxyethanol, methylisotiazolinone, etc. Il fenossietanolo è sconsigliato nei prodotti destinati ai bambini piccoli da applicare sulla pelle);
altre sostanze: biancanti a base di ossigeno o cloro, fosfati, enzimi, sbiancanti ottici o disinfettanti. Si tratta di sostanze con funzionalità specifiche, presenti solo in alcune tipologie di detersivi, ad esempio quelli per la lavatrice. In generale la presenza di sbiancanti al cloro, sbiancanti ottici e disinfettanti peggiora l’impatto ambientale del detersivo.
Diamo ora un’occhiata ai simboli dei detergenti per capire cosa indicano. In generale il simbolo di pericolo è evidenziato da un rombo rosso all’interno del quale è raffigurata la diversa tipologia di rischio. Spiega Altroconsumo: “Un detersivo o detergente per la casa può riportare uno o più simboli di pericolo a seconda della concentrazione e tipologia delle sostanze chimiche che contiene. I prodotti meno aggressivi potrebbero essere privi di simbolo di pericolo e di avvertenze”. Vediamo i simboli di pericolo presenti nei detersivi e detergenti per la casa:
– Corrosivo: indica la presenza di sostanze fortemente acide o basiche che possono provocare gravi ustioni cutanee e/o gravi lesioni oculari e/o corrodere i metalli. Si trova: in detersivi e detergenti per la casa può essere presente negli anticalcare, prodotti per la pulizia del forno, detergenti wc, ammoniaca;
– Attenzione: indica un pericolo a cui stare attenti, tra cui ad esempio irritante: Può irritare le vie respiratorie, provocare irritazione o una reazione allergica cutanea, grave irritazione oculare. Può anche essere associato ad una situazione specifica da evitare, ad esempio “nocivo se ingerito o se inalato”. Si trova su quasi tutti i prodotti per la pulizia della casa in particolare quelli concentrati;
– Infiammabile: contiene gas, liquido o aereosol infiammabile. Si trova: bombolette sottovuoto, come pulitori forni o profumatori spray oppure solventi.
– Pericoloso per l’ambiente: tossico o molto tossico per l’ambiente acquatico. Si trova in disinfettanti, battericidi, detersivi concentrati.
Oltre ai simboli di pericolo obbligatori per legge, si trovano sulle etichette dei detersivi anche altre indicazioni:
– Non cambiare contenitore – Lavarsi le mani dopo l’uso – Tenere lontano dagli occhi – Non mescolare con altri prodotti – Tenere lontano dalla portata dei bambini – Non ingerire.
Infine, Altroconsumo ricorda gli elementi obbligatori in etichetta e che quindi è bene verificare:
– denominazione e marchio commerciale del prodotto;
– tipologia del prodotto, (ad esempio, detersivo per i piatti, per il bucato, ecc.);
– quantità di prodotto contenuto nella confezione, (espressa in chilogrammi o in litri);
– dati del responsabile dell’immissione del prodotto sul mercato, indirizzo, numero di telefono;
– eventuale simbolo di pericolo con avvertenze e consigli d’uso;
– informazioni sugli ingredienti (non l’elenco completo, ma, come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, tipo e % di tensioattivi, eventuali allergeni e conservanti e alcuni altri ingredienti, sbiancanti, enzimi, fosfati, etc);
– indirizzo web con elenco dettagliato di tutti gli ingredienti del prodotto in ordine decrescente secondo il linguaggio internazionale INCI.