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Etichette dei detersivi, la guida per leggerle e capirle. Dai simboli alle sigle, cosa compriamo davvero

Pubblicato: 27/11/2024 18:51

Non è affatto facile leggere e interpretare le etichette dei prodotti per la pulizia della casa, in particolar modo detersivi e detergenti. Epperò è molto utile, sia per fare un acquisto consapevole, sia per tutelare noi e l’ambiente. Come riporta Altroconsumo, in media ogni settimana in casa utilizziamo una quindicina di prodotti chimici per pulire (ad esempio: lavastoviglie, brillantante, piatti a mano, lavatrice, ammorbidente, per delicati, anticalcare, vetri, sgrassatore, wc, bagno, pavimenti, forno, smacchiatore, sgorgatore). Come spiega l’associazione che tutela i consumatori, è importante scegliere bene questi prodotti, perché alcuni ingredienti possono provocare reazione allergica cutanea, irritare le vie respiratorie, gli occhi o la pelle, o ancora possono essere nocivi se ingeriti o inalati. Cerchiamo quindi di capirci qualcosa.
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Prima di utilizzare un detersivo è importante leggere attentamente l’etichetta riportata sulla confezione. La legge non obbliga i produttori a riportare l’elenco completo degli ingredienti in ordine decrescente (in base alla quantità presente) come invece accade per i prodotti per la cura della persona, ma solo alcuni ingredienti:
Tensioattivi (sostanza lavante)
Profumo e Allergeni (questa informazione è presente solo nei prodotti profumati o con olii essenziali che contengono una o più sostanze classificate come frequenti allergeni, come citronellol, linallol, limonene, etc che servono per dare piacevolezza al prodotto)
Conservanti (informazione presente solo nei prodotti che contengono sostanze utilizzate per mantenere in buono stato i prodotti stessi come phenoxyethanol, methylisotiazolinone, etc. Il fenossietanolo è sconsigliato nei prodotti destinati ai bambini piccoli da applicare sulla pelle);
altre sostanze: biancanti a base di ossigeno o cloro, fosfati, enzimi, sbiancanti ottici o disinfettanti. Si tratta di sostanze con funzionalità specifiche, presenti solo in alcune tipologie di detersivi, ad esempio quelli per la lavatrice. In generale la presenza di sbiancanti al cloro, sbiancanti ottici e disinfettanti peggiora l’impatto ambientale del detersivo.

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Diamo ora un’occhiata ai simboli dei detergenti per capire cosa indicano. In generale il simbolo di pericolo è evidenziato da un rombo rosso all’interno del quale è raffigurata la diversa tipologia di rischio. Spiega Altroconsumo: “Un detersivo o detergente per la casa può riportare uno o più simboli di pericolo a seconda della concentrazione e tipologia delle sostanze chimiche che contiene. I prodotti meno aggressivi potrebbero essere privi di simbolo di pericolo e di avvertenze”. Vediamo i simboli di pericolo presenti nei detersivi e detergenti per la casa:
Corrosivo: indica la presenza di sostanze fortemente acide o basiche che possono provocare gravi ustioni cutanee e/o gravi lesioni oculari e/o corrodere i metalli. Si trova: in detersivi e detergenti per la casa può essere presente negli anticalcare, prodotti per la pulizia del forno, detergenti wc, ammoniaca;
Attenzione: indica un pericolo a cui stare attenti, tra cui ad esempio irritante: Può irritare le vie respiratorie, provocare irritazione o una reazione allergica cutanea, grave irritazione oculare. Può anche essere associato ad una situazione specifica da evitare, ad esempio “nocivo se ingerito o se inalato”. Si trova su quasi tutti i prodotti per la pulizia della casa in particolare quelli concentrati;
Infiammabile: contiene gas, liquido o aereosol infiammabile. Si trova: bombolette sottovuoto, come pulitori forni o profumatori spray oppure solventi.
Pericoloso per l’ambiente: tossico o molto tossico per l’ambiente acquatico. Si trova in disinfettanti, battericidi, detersivi concentrati.
Oltre ai simboli di pericolo obbligatori per legge, si trovano sulle etichette dei detersivi anche altre indicazioni:
– Non cambiare contenitore – Lavarsi le mani dopo l’uso – Tenere lontano dagli occhi – Non mescolare con altri prodotti – Tenere lontano dalla portata dei bambini – Non ingerire.

Infine, Altroconsumo ricorda gli elementi obbligatori in etichetta e che quindi è bene verificare:
– denominazione e marchio commerciale del prodotto;
– tipologia del prodotto, (ad esempio, detersivo per i piatti, per il bucato, ecc.);
– quantità di prodotto contenuto nella confezione, (espressa in chilogrammi o in litri);
– dati del responsabile dell’immissione del prodotto sul mercato, indirizzo, numero di telefono;
– eventuale simbolo di pericolo con avvertenze e consigli d’uso;
– informazioni sugli ingredienti (non l’elenco completo, ma, come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, tipo e % di tensioattivi, eventuali allergeni e conservanti e alcuni altri ingredienti, sbiancanti, enzimi, fosfati, etc);
– indirizzo web con elenco dettagliato di tutti gli ingredienti del prodotto in ordine decrescente secondo il linguaggio internazionale INCI.

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