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Luci di Natale, come scegliere quelle più giuste e sicure e come conservarle. La guida

Pubblicato: 29/11/2024 15:33
luci di Natale

C’è chi aspetta, come da tradizione, l’8 dicembre, chi anticipa ai primi del mese. L’arrivo dell’albero di Natale e più in generale degli addobbi è imminente. Ma come scegliere le luci migliori? La scelta ormai è vastissima, e ce n’è di tutti i tipi e tutti i colori: fisse, intermittenti, bianche, colorate, con sottofondo musicale, da interno e da esterno. Scopriamo insieme, grazie ad un’apposita guida di Altroconsumo, come orientarsi tra le tante alternative presenti sul mercato. Partiamo col dire che non bisogna concentrarsi solo sull’aspetto estetico, ma anche sulla sicurezza. Chiarito questo, il primo discrimine è intero o esterno: quelle per l’esterno hanno infatti alcune specifiche tecniche che ne garantiscono la resistenza alla polvere e all’umidità. “La sigla che indica l’indice di protezione degli apparecchi elettrici è l’IPXX dove al posto delle XX ci sono due numeri che definiscono il diverso grado di protezione e l’efficacia di tenuta degli involucri elettrici contro umidità, schizzi e polvere: maggiore è il numero migliore la protezione e ad ogni numero lo standard europeo EN 60529 associa il dettaglio della protezione garantita”. Come spiegano gli esperti di Altroconsumo, la prima cifra dopo la sigla IP si riferisce all’intrusione rispetto oggetti solidi (polvere, terra, etc.) il grado 4 garantisce che il prodotto è protetto contro l’ingresso di oggetti di 1 mm di diametro, il grado 5 contro la polvere, il grado 6 lo rende completamente ermetico a polvere e fumi, la seconda cifra si riferisce alla protezione contro l’ingresso di liquidi, quando si parla di prodotti da esterno meglio orientarsi almeno su un indice 3 (protezione dall’acqua nebulizzata) o 4 (protezione contro gli spruzzi d’acqua).
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I diversi tipi di luci di Natale

Non ci sono problemi ad utilizzare all’interno luci certificate per l’uso da esterno, mentre potrebbe essere pericoloso usare luci “solo da interno” all’aperto perché lampadine, cavi, trasformatori e prese potrebbero non garantire la perfetta tenuta e portare a malfunzionamenti, cortocircuiti, rotture e rischio incendio. Altro consiglio di Altroconsumo; “In generale, sempre meglio scegliere luci led a bassa tensione (24 V), con alimentatore separato, in questo modo non c’è rischio di folgorazione e si riduce quello di incendio, ma anche i rischi se abbiamo un animale da compagnia col vizio di rosicchiare i fili. Inoltre le luminarie led non scaldano, sopportano meglio umidità e vibrazioni e consumano molto poco”. Molte catene hanno un assorbimento di circa 5 watt, quindi se le si tiene accese 10 ore al giorno si consumeranno circa 50 Wh, considerato il periodo da dicembre all’epifania il consumo per ogni luminaria led sarà quindi di circa 2 kWh. Quanto all’alimentazione, questa può essere elettrica o a batteria. Quelle a batteria sono luminarie più corte ed economiche, utilizzate per illuminare punti in cui non arriva la corrente o in cui è preferibile non vedere cavi come nei presepi, all’interno dell’oggettistica, per decorare cornici, mensole. Discorso a parte sono invece i proiettori e quelle a panelli solari.

Come evitare l’acquisto di prodotti pericolosi

Detto questo, come evitare prodotti pericolosi? Questo è decisamente l’aspetto più importante. Come spiega Altroconsumo nella sua guida, è bene seguire alcuni accorgimenti per scegliere addobbi sicuri, acquistando in negozi affidabili e verificando che il prodotto abbia tutte le indicazioni obbligatorie. “Per prima cosa, verificate che il prodotto sia dotato della marcatura CE. Il simbolo CE non è assoluta garanzia di qualità o sicurezza, ma la sua assenza è spia che il produttore, importatore o distributore non sono informati sulle normative presenti nei mercati di riferimento”. Inoltre, è preferibile scegliere luci di Natale dotate anche di marchi di certificazione o di conformità rilasciati da enti terzi internazionali (IMQ, SGS, UL… ), garantiscono che il prodotto è realizzato rispettando le norme europee vigenti. Avvertono gli esperti: “Se il prodotto non è conforme alle normative, il rischio principale è che le luci di Natale si surriscaldino fino a provocare un incendio, favorito anche dall’infiammabilità dell’albero o di altri materiali vicino ai quali si trovano (pacchetti, tende, nastri e decorazioni)”. Altro consiglio: “Diffidate di addobbi che, già alla vista e al tatto, manifestano tutta la loro precarietà, con fili troppo sottili e spine fragili“. In generale, evitate l’acquisto di addobbi troppo economici.

Come conservare le luci alla fine del Natale

Passato il periodo di Natale, come si conservano le luci per farle durare più a lungo e rendere ancora sicure? Chiarisce Altroconsumo: “In generale, per le luci da interno non occorre nessuna manutenzione, è possibile passarle con un panno in microfibra asciutto per spolverarle“. Questa operazione è fondamentale per le luci da esterno che invece, con l’esposizione per oltre un mese a polvere, inquinamento e agenti atmosferici, potrebbero essersi sporcate e soprattutto inumidite. “Prima di essere posizionate nella scatola e riposte con gli altri addobbi occorre verificare che siano ben asciutte“.

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