Accuse di violenza e minacce contro l’ex moglie hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio per Amato Ciciretti, calciatore con un passato nel Benevento, Parma e Napoli, ora in serie D. La Procura di Roma, con i giudici di piazzale Clodio, ha avanzato la richiesta con l’accusa di lesioni e stalking.
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Minacce e controllo con Gps
Tra le accuse mosse contro Ciciretti vi sarebbero gravi minacce di morte. Avrebbe detto all’ex moglie che le avrebbe “tagliato la gola” e “sfregiato il faccino”. Inoltre, il calciatore avrebbe controllato ogni spostamento della donna tramite un dispositivo Gps, rendendo insostenibile la loro convivenza e contribuendo alla separazione avvenuta nell’estate del 2022.
Secondo quanto è emerso, la separazione non ha posto fine agli atti intimidatori. Il 27 settembre 2022, Amato Ciciretti si sarebbe presentato sotto casa della donna, chiudendola dentro e costringendola a mostrare il telefono. Durante questo episodio, l’avrebbe presa a schiaffi. Scene simili si sarebbero ripetute anche il mese successivo, con il calciatore che l’avrebbe raggiunta in strada, cercando di entrare nella sua auto e sferrando calci allo sportello, accompagnati da gravi insulti e minacce: “Scendi che ti ammazzo”.
Donna costretta a vivere sotto protezione
Le intimidazioni non avrebbero risparmiato neanche i genitori della donna, tanto che lei si sarebbe trovata costretta a uscire di casa solo se accompagnata da amici o familiari. La vicenda è ora al vaglio della magistratura, con l’obiettivo di fare chiarezza e giustizia.