Pedro Pablo Perlaza, 33enne difensore del Delfin La Manta, è stato rapito nella notte di domenica. L’ex terzino della nazionale ecuadoriana, noto per aver giocato con club prestigiosi come il Barcellona, la Liga di Quito e l’Independiente del Valle, è stato trascinato a forza in un’altra vettura. Da allora, non si hanno più notizie né di lui né del suo accompagnatore, Juan Carlos Morales, soprannominato Loco Abreu, allenatore di una piccola squadra locale.
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Le indagini e le ipotesi
L‘episodio si è verificato sulla costa di Esmeraldas, una delle zone più critiche dell’Ecuador, attualmente teatro di tensioni dovute alla guerra tra governo e cartelli della droga. Gli inquirenti stanno indagando senza escludere alcuna pista, ma ipotizzano che il rapimento possa essere collegato alla lotta ai narcotrafficanti, che spesso utilizzano rapimenti ed estorsioni per finanziare le loro operazioni. La polizia, tramite l’Unità anti-sequestri ed estorsioni, ha confermato di aver ricevuto una segnalazione dalla famiglia di Perlaza, classificando l’episodio come una “scomparsa involontaria”.
L’Ecuador è oggi uno degli Stati più pericolosi al mondo, segnato dalla presenza di bande locali alleate con i cartelli messicani di Sinaloa e Jalisco Nueva Generación. La lotta per il controllo del traffico di droga genera una spirale di violenza che include anche crimini come rapimenti e omicidi.
La solidarietà del mondo del calcio
Numerosi club ecuadoriani hanno espresso preoccupazione per la vicenda. La Liga Deportiva Universitaria ha rilasciato una nota in cui manifesta solidarietà: “Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per il rapimento del nostro ex giocatore”. Le indagini continuano, ma l’assenza di notizie aumenta l’angoscia. La sorte di Perlaza e del suo accompagnatore rimane avvolta nel mistero.
