Un’altra vittima sul lavoro, un’altra giornata segnata dal dolore e dalla rabbia. Mariano Martinucci, 48 anni, originario di Capannori e residente a Pisa, ha perso la vita in un tragico incidente avvenuto mentre svolgeva il proprio mestiere a San Giorgio in Brenta, frazione di Fontaniva, in provincia di Padova. Dipendente della Massoni P&M di Guamo, Martinucci si trovava in Veneto insieme al collega Miladin Malic, 56 anni, per il primo giorno di un incarico in un’area privata.
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I due operai stavano lavorando su una pila di tronchi di grandi dimensioni, lunghi cinque metri e con un diametro di circa 50 centimetri. Intorno alle 8:30, mentre Martinucci preparava la lama della motosega, un tronco si è improvvisamente staccato dalla catasta, colpendolo alla testa con una forza letale. Nonostante indossasse il casco protettivo, l’impatto è stato devastante. I soccorsi sono stati immediati, ma nemmeno il trasporto in elicottero è riuscito a salvargli la vita.
La testimonianza del collega e il dolore della famiglia
Malic, che ha assistito impotente alla tragedia, ha dichiarato: “Non ho potuto fare nulla per salvarlo. L’ho visto morire davanti ai miei occhi. Non riesco a spiegarmi come sia potuto accadere: i tronchi erano accatastati, ma il movimento è stato del tutto imprevedibile”. Le sue parole riflettono lo shock e l’impotenza di chi vive in prima persona la drammatica realtà degli incidenti sul lavoro.
La famiglia di Martinucci, devastata dal dolore, cerca risposte. Sua sorella ha affermato: “Non sappiamo ancora cosa sia successo davvero. Non riusciamo a credere che Mariano non tornerà più a casa. Non è il primo, e purtroppo non sarà l’ultimo a morire sul lavoro”.
Sicurezza sul lavoro: una priorità spesso ignorata
La Procura di Padova ha aperto un’indagine per accertare le cause dell’incidente e verificare eventuali responsabilità. Purtroppo, episodi simili sollevano interrogativi inquietanti sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Nonostante le norme vigenti, il numero di incidenti gravi o mortali resta elevato, evidenziando falle nei sistemi di prevenzione e formazione.
Ogni morte sul lavoro è una tragedia che si sarebbe potuta evitare. Serve un impegno concreto da parte delle istituzioni e delle aziende per garantire che nessuno debba rischiare la vita svolgendo il proprio mestiere. Mariano Martinucci lascia una compagna, una madre e una sorella, oltre a un vuoto incolmabile nei cuori di chi lo conosceva. La sua storia è un grido d’allarme che non possiamo più ignorare.