Insulti pesantissimi e minacce di morte sono comparsi sui profili social della deputata europea di Fratelli d’Italia Elena Donazzan, vicepresidente della commissione Industria all’Eurocamera e membro sostituto della delegazione per le relazioni con Israele. “Spero che bruci, devi fare la fine degli ebrei negli Anni ’40“; “Ti auguro le peggiori cose”; “Speriamo che ti chiudano la bocca”. Questo il tono dei messaggi. Ma cosa è successo?
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Perché minacciano di morte Elena Donazzan
A riferire quanto sta accadendo è una nota ufficiale dove si spiega che, all’origine di queste minacce, ci sia la ferma condanna di Elena Donazzan dei messaggi sessisti e violenti contenuti nei testi musicali di Niky Savage e Simba La Rue. I due trapper avrebbero dovuto esibirsi a dicembre a Bassano del Grappa e Castelfranco Veneto. Ma la polemica sollevata dalla Donazzan ha spinto i gestori dei locali ad annullare i loro concerti.
La reazione dell’eurodeputata
“Non mi faccio di certo intimorire da insulti e minacce, ma trovo allarmante il rigurgito antisemita che caratterizza le esternazioni di questi leoni da tastiera. – commenta per nulla impressionata Elena Donazzan – Cosa c’entrano le persecuzioni subite dal popolo ebraico con la mia richiesta di annullare le esibizioni di due trapper che nelle loro canzoni esprimono attacchi violenti contro le donne o le forze dell’ordine?”.
“Probabilmente con la mia azione ho colto nel segno, perché oggi più che mai ritengo necessaria l’intrapresa di una battaglia culturale e di educazione di comunità. – prosegue l’eurodeputata meloniana – Ognuno nel proprio ruolo, a partire da famiglie e istituzioni, deve agire per proteggere le nuove generazioni dai cattivi maestri. Serve più fermezza contro i propalatori d’odio, quelli convinti che valgano solo le regole della strada, tra risse, accoltellamenti e sparatorie. Il rischio è che il fenomeno delle baby gang diventi sempre più consistente. Alcune delle minacce che sto ricevendo sui social provengono da account con nomi in arabo ma che parlano in italiano, probabilmente si tratta di giovani di seconda generazione. Ma dopo aver assistito alla rivolta di Corvetto a Milano non mi stupisco. Alle anime belle della sinistra, ai paladini dell’integrazione a tutti i costi dico: volete aprire gli occhi?”, conclude.