Ombre oscure si addensano intorno al governo guidato da Giorgia Meloni. In modo particolare, è il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ad essere finito nel mirino di non meglio precisate agenzie di spionaggio. Da più di un anno, infatti, è in atto nei suoi confronti un preoccupante dossieraggio che va a pescare notizie sul suo conto anche vecchie di anni. Ma cosa sta succedendo? Ed è a rischio anche la famiglia del ministro?
Leggi anche: Crosetto: “Sentenza Cpi sbagliata, ma dovremmo applicarla e arrestare Netanyahu
Leggi anche: Elena Donazzan, l’eurodeputata di FdI minacciata di morte dopo lo scontro con i trapper Niky Savage e Simba La Rue: “Non mi faccio intimorire”
È stato lo stesso Crosetto a svelare mercoledì scorso al Corriere della sera di aver presentato l’ennesima denuncia. “Non è possibile che un cittadino, non solo un politico, possa essere spiato e monitorato senza alcuna ragione, non si sa da chi e perché”, ha detto visibilmente preoccupato.
Leggi anche: Truffa con il volto di Crosetto: “Come ho estinto il mutuo in pochi mesi”. Il ministro della Difesa denuncia
Crosetto ha paura per la sua famiglia
Il giorno successivo, invece, è il Fatto Quotidiano ad aggiungere altri inquietanti dettagli a questa già torbida vicenda. Nel suo esposto, Crosetto parlerebbe addirittura di pedinamenti eseguiti nei confronti della sua famiglia, della moglie e dei figli. E poi, ancora, qualcuno avrebbe accesso ai suoi movimenti bancari, dimostrando di sapere molto su fatture emesse anche anni fa, su bonifici datati nel tempo e su spese effettuate anche da chi è vicino a Crosetto.
Qualche ora fa Crosetto decide di pubblicare un post sui suoi canali social. “Non si tratta dell’ennesima denuncia per diffamazione, anche se spero che prima o poi queste arrivino a giusta e doverosa conclusione. – scrive il ministro – Ma di una denuncia su fatti che ho ritenuto gravi, di cui sono venuto a conoscenza e di cui evidentemente non posso parlare per aiutare il lavoro degli inquirenti. Purtroppo esistono persone che continuano a muoversi impunemente nell’illegalità totale, nonostante sia stato ormai comprovato il loro concorso in reati. Non c’è altro da dire o commentare, se non attendere che giustizia sia fatta. Mi auguro, però, con celerità”, conclude.