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Mezzocorona, frana improvvisa: crollati oltre 300 metri cubi di roccia

Pubblicato: 09/12/2024 19:17

Boato nella notte, poi la frana improvvisa a Mezzocorona in Trentino. La quantità di materiale rilevata è superiore ai 300 metri cubi di roccia. Secondo la Provincia, “un elemento essenziale per la salvaguardia della comunità è stato il funzionamento efficiente del vallotomo, creato nel 2022 dopo una frana avvenuta nel 2021”. Hanno aggiunto che “questa struttura ha trattenuto gran parte del materiale franoso, prevenendo danni più gravi e ulteriori pericoli per i residenti”.
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L’allerta è stata attivata intorno alle 22:30 di domenica 8 dicembre, dopo un forte boato accompagnato da una nube di polvere nella zona del castello di San Gottardo, situato a Ischia di Mezzocorona. Sono arrivate numerose segnalazioni al Numero unico per le emergenze, e le squadre di soccorso sono state mobilitate immediatamente.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Mezzocorona e il corpo di Mezzolombardo, che hanno illuminato l’area con faretti, mentre il corpo permanente di Trento ha effettuato un sorvolo con droni per monitorare la situazione. Nella notte, il Servizio geologico della Provincia ha effettuato le prime valutazioni, seguite da un approfondimento al mattino con il Nucleo elicotteri per avere un quadro più chiaro.

“La struttura di mitigazione del rischio, il vallotomo, ha limitato la dispersione dei detriti“, ha continuato la Provincia. “I blocchi di roccia si sono concentrati infatti all’interno dell’area protetta dal sistema di contenimento, impedendo al materiale di scivolare lungo il versante e di invadere le zone agricole”.

Il Servizio geologico ha consigliato al Comune di Mezzocorona di effettuare una manutenzione della struttura di protezione per verificare eventuali danni e rimuovere il materiale accumulato, al fine di garantire l’efficienza del sistema.

L’accesso al castello di San Gottardo rimane vietato al pubblico per motivi di sicurezza, a causa del rischio di crolli e caduta di detriti. Situato in una fenditura della roccia, il castello è considerato uno dei più affascinanti esempi di architettura medievale delle Alpi grazie alla sua posizione particolare, ha concluso la Provincia.

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