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Due bambini infettati dal virus dell’aviaria: aumenta la paura di una nuova pandemia

Pubblicato: 12/12/2024 08:27
bambini infettati aviaria Cina

Proprio in questi giorni, cinque anni fa, gli ospedali di Wuhan, in Cina, iniziavano a ricoverare i primi pazienti colpiti da un’infezione respiratoria anomala. Era l’alba della pandemia di Covid-19. Oggi, però, a fare paura è un altro nemico: l’influenza aviaria, con un aumento di casi in Cina e Stati Uniti che riaccende i timori di un salto di specie.
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Cina, due nuovi casi di influenza aviaria H9N2

In Cina, due bambini di un anno sono stati colpiti dal virus influenzale A/H9N2, come riferito dal Centro per la protezione della salute di Hong Kong. Non sono ancora note le condizioni di salute dei piccoli né le modalità di esposizione al virus, che rappresenta il sottotipo più comune nei polli cinesi ma si trasmette solo sporadicamente all’uomo. Negli ultimi sei mesi, il Paese aveva già registrato dieci casi di infezione umana da H9N2.

Negli Stati Uniti, il virus H5N1 ha infettato 720 allevamenti in 15 Stati dall’inizio della primavera. Circa 60 persone, per lo più lavoratori a stretto contatto con gli animali, sono state contagiate. Tuttavia, almeno due casi rimangono un mistero, poiché i soggetti colpiti non avevano avuto contatti diretti con animali. Preoccupazioni crescenti derivano dalla scoperta del virus in due lotti di latte non pastorizzato venduti dall’azienda californiana Raw Milk. In risposta, il dipartimento all’agricoltura ha disposto test obbligatori su tutto il latte prodotto negli Stati Uniti a partire dal 16 dicembre.

Il rischio di un salto di specie

Il virus H5N1, inizialmente legato ai volatili, ha dimostrato capacità di adattamento a diverse specie animali, trasformandosi in una minaccia crescente per la salute pubblica. Secondo alcuni ricercatori cinesi, una singola mutazione del ceppo altamente patogeno 2.3.4.4b, presente nelle mandrie nordamericane dal 2021, potrebbe innescare il temuto salto di specie.

Il virologo Ed Hutchinson, dell’Università di Glasgow, ha sottolineato come il virus sia “a un passo” dal diventare pericoloso per l’uomo. Sequenziamenti genetici recenti, come quello effettuato su un adolescente canadese gravemente colpito dall’influenza aviaria, confermano che il virus sta evolvendo per legarsi più efficacemente alle cellule umane.

Italia: un piano pandemico che manca

Mentre il mondo corre ai ripari, l’Italia si riscopre fragile. La mancanza di un piano pandemico adeguato espone il Paese a rischi enormi di fronte a possibili nuovi scenari epidemici. Le lezioni apprese dal Covid-19 sembrano ancora insufficienti per garantire una risposta tempestiva a eventuali future emergenze sanitarie.

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