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“Dobbiamo avere paura?”. Malattia misteriosa, prima morto in Italia: cosa dicono gli esperti

Pubblicato: 18/12/2024 08:17

Il mistero riguardante una malattia sconosciuta che ha causato centinaia di decessi in una regione del Congo sembra avvicinarsi a una soluzione, almeno secondo le autorità sanitarie locali. Il ministero della Salute congolese ha comunicato che si tratterebbe di una grave forma di malaria correlata a malnutrizione. Tuttavia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) si mostra più cauta, sottolineando che le cause della malattia non sono ancora state completamente chiarite.
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In Italia, dopo l’identificazione di due casi sospetti in Toscana e Calabria, si è registrato il decesso di un uomo di Treviso, Andrea Poloni, appena tornato da Kinshasa e presentante sintomi simili a quelli della malattia congolese. Secondo le prime informazioni fornite dall’Aulss2 del Veneto, il ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) hanno rivelato in una nota che il paziente non ha avuto contatti con operatori sanitari né si è recato in ospedale fino al peggioramento dei sintomi, e non ha seguito alcuna terapia. Sono in corso indagini da parte dell’Istituto Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani e dell’Iss.

La Regione Veneto, seguendo i protocolli, ha attivato misure preventive di sorveglianza sanitaria. Inoltre, il ministero e l’Iss hanno sottolineato che i precedenti pazienti provenienti dal Congo (da Kinshasa) sono stati dimessi dopo essere guariti, uno dai reparti dell’ospedale di Lucca e l’altro dall’ospedale di Cosenza. Riguardo a un caso sospetto di morte per febbre emorragica, la Regione ha comunicato che concerne un uomo di 55 anni rientrato di recente dal Congo, segnalato dall’Azienda Ulss 2 Marca trevigiana. È stato disposto l’isolamento domiciliare per l’unica persona con cui ha avuto contatti.

Il ministero della Sanità congolese ha dichiarato che il mistero è stato finalmente chiarito: la malattia precedentemente non identificata nella regione di Panzi è riconducibile a un episodio di malaria grave, manifestatasi come malattia respiratoria, aggravata dalla malnutrizione. Le autorità locali hanno riportato che a novembre, 143 persone sono decedute nella provincia di Kwango, e da ottobre si sono registrati 592 casi, con un tasso di mortalità del 6,2%.

Tuttavia, l’Oms ha comunicato via email al quotidiano Usa Today di non aver ancora identificato in modo definitivo la causa della malattia e che sono in corso test di laboratorio. Alcuni campioni sono già stati inviati al laboratorio dell’Oms a Kinshasa, e altri sono in fase di trasporto. Attualmente, i farmaci antimalarici forniti dall’Oms vengono distribuiti nei principali ospedali e strutture sanitarie della zona di Panzi. Un portavoce dell’Organizzazione ha anticipato che domani arriveranno ulteriori kit sanitari per gestire casi moderati e critici.

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