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Caso Tony Effe, interviene Mogol: “Fanno bene a impedirgli di cantare al concerto di Capodanno”

Pubblicato: 20/12/2024 14:37
Tony Effe Mogol Capodanno

Il caso dell’esclusione di Tony Effe dal concerto di Capodanno al Circo Massimo sta scuotendo l’opinione pubblica nazionale in misura infinitamente maggiore a temi come, ad esempio, la guerra in Ucraina o la strage di Gaza. Fatto sta che buona parte del circolo dei vip si sta schierando pro o contro la decisione del Comune di Roma di escludere il discusso trapper. Tra questi, spicca certamente il nome di Mogol, l’indimenticabile e mitico paroliere delle canzoni di Lucio Battsti. Ebbene, intervistato da Il Tempo, Mogol straccia senza pietà Tony Effe.
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Il giudizio durissimo di Mogol su Tony Effe

“La cultura popolare è quella che arriva alla gente e come fanno a elevarsi se noi gli forniamo delle cose degne di una fogna? Chi ammette simili modi non fa una bella operazione al popolo. – si scalda subito MogolFanno bene a impedirgli di cantare al concerto di Capodanno. Quando sono stato invitato da Mazzi al ministero della Cultura ho detto che certe cose vanno proibite e chi le diffonde deve pagare una multa salatissima (…) Non è eccessivo, è l’unico modo perché questo è l’inizio della fine”.

“Non sono un censore, ma certe parole, certi modi di trattare le persone sono diseducativi, mancano di rispetto alle donne. – prosegue Mogol – Come si può chiamare una ‘la tua troia’? Non è né una forma d’arte, né una forma corretta del parlare. Continuando così, non lo so dove si arriverà- Evidentemente è un linguaggio che loro gradiscono. Se loro lo accettano necessariamente non fa loro male. Si vede che a Sanremo piacciono queste cose”.

“Ho sempre sostenuto che bisogna avere la competenza, ci vuole dire gente preparata e che conosce la musica, perché altrimenti possono succedere cose come queste. Mi sto riferendo a chi sceglie questo genere di canzoni per concorrere al Festival. Vi sembra normale che i bambini debbano apprendere questi concetti? Il garbo dove finisce? L’educazione, la gentilezza dove sono? Qual è l’argine che si propone? O non c’è più nemmeno un argine? Parliamo tanto di cultura, di tutela e poi? Io ho visto dieci anni di Festival di Sanremo che sembrava scelti in base ai like”, conclude poi l’artista.

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Ultimo Aggiornamento: 23/12/2024 08:52

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