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Insegnante arrestata a Castellammare, la mamma di un alunno molestato: “Noi chiamate camorriste, ora le scuse”

Pubblicato: 14/01/2025 14:42

Castellammare di Stabia: Arrestata Professoressa per Violenza Sessuale su Minori

Una clamorosa svolta si è verificata nelle indagini relative alla vicenda che ha coinvolto una professoressa della scuola media “Catello Salvati” di Castellammare di Stabia. L’insegnante, già oggetto di un tentativo di linciaggio da parte dei genitori di alcuni alunni due mesi fa, è stata arrestata su richiesta della Procura di Torre Annunziata con accuse gravissime: maltrattamenti, violenza sessuale, induzione al compimento di atti sessuali e corruzione di minorenne.

La reazione dei genitori

“Avete visto che non eravamo delle bestie? Abbiamo sbagliato a compiere l’aggressione, ma eravamo disperate perché non ci ascoltavano. Non è vero poi che l’abbiamo aggredita in 30. Io ho reagito a una provocazione ed ero disperata perché non ci ascoltavano. – si sfoga davanti alla scuola Catello Salvati di Castellammare di Stabia una delle mamme che il 14 novembre aggredì l’insegnante di sostegno arrestata oggi Hanno detto che eravamo camorriste, che i nostri figli erano delinquenti, ma io ho visto i video. Nella ‘saletta’ avvenivano violenze sessuali”.

Oggi è il giorno più bello della mia vita, anzi, forse il più bello dopo la nascita di mio figlio. – esulta un’altra mamma – Avevo affidato mio figlio alla scuola ed è finito in un incubo. Ora spero possa tornare a sentirsi al sicuro. È stato un incubo da cui pensavamo di non uscire mai. Pretendiamo delle scuse. Non solo per noi, ma anche per i nostri figli che hanno subito questo schifo e non sono stati neanche creduti. Abbiamo subito la gogna mediatica. Ci hanno chiamate camorriste. A casa stapperemo lo champagne. Oggi è un grande giorno, la verità è venuta a galla e noi e i nostri figli vogliamo le scuse”.

I Dettagli delle Accuse

Secondo le indagini, la professoressa, 40 anni, avrebbe abusato della sua posizione nei confronti di almeno sei minori. Le accuse sono sostenute dalle dichiarazioni dei ragazzi, raccolte tramite audizioni protette, e dall’analisi di file audio presenti nei cellulari degli studenti e dell’insegnante stessa.

Dal mese di ottobre 2023, l’insegnante avrebbe utilizzato una stanza della scuola, soprannominata “la saletta”, per compiere atti gravissimi:

  • Proiettava materiale pornografico;
  • Avviava conversazioni esplicite riguardo esperienze personali e comportamenti sessuali;
  • Incoraggiava i minori a scambiarsi effusioni;
  • Abusava direttamente di uno studente, praticandogli un rapporto orale.

L’Arresto e le Indagini

La donna è stata condotta in carcere, e le autorità stanno continuando a indagare per accertare eventuali ulteriori responsabilità o vittime. La vicenda ha sollevato grande sgomento nella comunità locale, già colpita dalle notizie iniziali relative all’aggressione subita dalla docente.

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