
Lorenzo Sonego ha firmato una delle imprese più emozionanti degli Australian Open, eliminando l’astro nascente Joao Fonseca dopo una maratona durata cinque set. Il brasiliano aveva sorpreso tutti strapazzando Andrey Rublev al primo turno, e c’era grande curiosità per il confronto con il tennista torinese. Alla fine, è stato l’azzurro a imporsi con una prestazione perfetta, chiudendo con il punteggio di 6-7 6-3 6-1 3-6 6-3.
Una prova di grinta e intelligenza tattica
Sonego, noto per la sua tenacia, ha mostrato tutto il suo carattere e la sua capacità di gestione nei momenti chiave. Fonseca, pur regalando sprazzi di tennis straordinario, ha commesso troppi errori gratuiti, soprattutto nel quinto set. Decisivo il break ottenuto da Sonego nel fatidico settimo game, grazie a un mix di pressione costante e a un paio di “regali” dell’avversario.
L’azzurro ha avuto un piccolo brivido sul match point: sul 40-15, ha sprecato la prima occasione con un errore su una palla apparentemente comoda. Lì Lorenzo è stato bravissimo, ha mantenuto i nervi saldi ed è riuscito a chiudere al secondo tentativo, conquistando un successo che rappresenta il miglior avvio possibile per la sua stagione dopo un 2024 avaro di soddisfazioni.

Berrettini lotta, ma Rune si conferma imbattibile
Non è andata altrettanto bene a Matteo Berrettini, impegnato in un duello all’ultimo respiro con il danese Holger Rune, sua “bestia nera”. L’italiano ha lottato, ma ha ceduto in quattro set dopo una battaglia intensa, terminata con il punteggio di 7-6 2-6 6-3 7-6. Berrettini, pur mostrando sprazzi del suo miglior tennis, non è riuscito a sfatare il tabù Rune, sprecando un vantaggio di 5-2 nel tie break decisivo.