
Un episodio di violenza familiare ha scosso Napoli: un padre ha aggredito il figlio quindicenne, minacciandolo di morte e colpendolo con una chiave inglese, per il suo orientamento sessuale. Grazie all’intervento tempestivo dei servizi sociali del Comune di Napoli, il ragazzo è stato trasferito in una comunità protetta, dove riceverà il supporto necessario.
La denuncia dell’assessore Trapanese
Luca Trapanese, assessore alle Politiche Sociali e noto attivista, ha reso pubblica la vicenda attraverso i suoi canali social. Trapanese, fondatore dell’associazione A ruota libera e promotore di progetti dedicati alla disabilità, ha sottolineato l’importanza di accogliere e accettare le diversità all’interno delle famiglie. “Il rispetto e l’amore devono sempre prevalere, accettando le differenze come una straordinaria ricchezza per la società”, ha dichiarato, richiamando la necessità di percorsi educativi rivolti alle famiglie per promuovere una cultura dell’inclusione.
Le reazioni delle associazioni
Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli, ha condannato l’episodio, evidenziando un clima di crescente odio verso la comunità LGBTQIA+. “Dopo Bologna, Milano, Torino e Roma, anche in Campania registriamo aggressioni omotransfobiche frutto del clima avvelenato dalla retorica governativa”, ha affermato.
Le associazioni chiedono un pacchetto di sicurezza per le persone LGBTQIA+, come proposto nella petizione Io non sto col branco, per contrastare l’odio e garantire maggiore protezione alle vittime.