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Meloni all’insediamento di Trump con tre deputati di Fdi: schiaffo a Salvini

Pubblicato: 18/01/2025 13:40

Alla fine, sarà Giorgia Meloni a volare a Washington per l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, nell’evento che segnerà l’inizio del secondo mandato del tycoon. Non ci sarà, invece, Matteo Salvini, che aveva inizialmente sperato di essere presente, ma che non è stato formalmente invitato, con la “convocazione” rivolta, in prima battuta, alla premier.

Meloni non sarà da sola. Al suo fianco ci sarà una delegazione di Fratelli d’Italia, con almeno tre deputati che parteciperanno alla cerimonia. Tra questi Andrea Di Giuseppe, grande sostenitore di Trump, Domenico Giordano e Carlo Fidanza, europarlamentare di FdI e vicepresidente esecutivo della famiglia sovranista europea. Oltre a loro, sono attesi anche il neo-leader polacco Mateusz Morawiecki e il vice George Simion, leader dell’ultra destra romena.

Meloni, una partecipazione in bilico sino all’ultimo

La presenza di Meloni all’insediamento di Trump è stata però un tema di indecisione fino all’ultimo. La premier ha evitato di sbilanciarsi, smentendo informalmente le indiscrezioni dei media americani che la davano tra i presenti. Solo nella notte ha confermato il suo viaggio.

Perché questa reticenza? Diverse sono le voci che cercano di spiegare la decisione di Meloni. Alcuni suggeriscono che l’indecisione sia legata al caso Santanché: la premier, infatti, avrebbe voluto riservarsi la possibilità di un avvicendamento ministeriale dopo il rinvio a giudizio della ministra del Turismo. I problemi interni, dunque, avrebbero potuto far saltare il viaggio.

Un’altra possibile motivazione riguarda gli equilibri europei. Meloni ha sempre cercato di proporsi come un ponte tra la nuova amministrazione americana e Bruxelles, ma non voleva rischiare di scontentare Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, che non è stata invitata all’evento. Meloni ha quindi cercato di non compiere gesti che potessero sembrare uno sgarbo nei confronti della von der Leyen.

Meloni, rapporto privilegiato con Trump

In un contesto internazionale in cui la presenza di molti leader europei è incerta, Meloni potrebbe essere tra i pochi a rappresentare l’Europa all’insediamento. Non ci sarà Keir Starmer, ma sarà presente il leader populista francese Éric Zemmour, e forse anche Viktor Orbán, alleato di Salvini nei “Patrioti” dell’Ue.

Proprio Salvini, che aveva annunciato la sua intenzione di recarsi negli Stati Uniti, si è visto spiazzato dalla decisione della premier. Non essendo stato invitato, la sua partecipazione sembra ormai difficile, salvo un eventuale invito all’ultimo minuto.

I contrasti crescenti fra Salvini e Meloni

Con la sua partecipazione, Meloni intende rafforzare il legame con Trump, ma anche consolidare la sua posizione come interlocutore tra Washington e Bruxelles, in un momento di cambiamenti importanti per l’Unione Europea e le sue relazioni internazionali. Nello stesso tempo, la sua scelta potrebbe causare un’ulteriore rottura con Salvini, che va ad aggiungersi alla contesa sul Veneto per il terzo mandato di Zaia.

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