
A pochi giorni dal 13esimo anniversario del naufragio della Costa Concordia, che il 13 gennaio 2012 causò la morte di 32 persone al largo dell’Isola del Giglio, arriva la notizia della richiesta di semilibertà da parte dell’ex comandante Francesco Schettino. Condannato in via definitiva a 16 anni di carcere, Schettino ha maturato il termine per accedere a misure alternative, avendo già scontato oltre metà della pena. L’udienza per discutere la richiesta è fissata per il 4 marzo.
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Il commento di una sopravvissuta
Tra le voci che hanno commentato con dolore la notizia c’è quella di Vanessa Brolli, una delle sopravvissute al naufragio, che all’epoca aveva solo 14 anni. Vanessa si trovava a bordo della Costa Concordia insieme ai fratelli, ai genitori e ad altri parenti per celebrare i 50 anni di matrimonio dei nonni. La giovane ha ricordato come la sua famiglia sia riuscita a salvarsi grazie al coraggio del padre, che ha messo in salvo lei e la madre, e del fratello Omar, che si è preso cura della nonna.
Vanessa, che oggi ha 27 anni, ha parlato pubblicamente della tragedia solo in occasione del decennale, ma ha scelto di esprimersi nuovamente in vista dell’udienza: «A prescindere dalla decisione dei giudici, siamo certi che Schettino vivrà il resto dei suoi giorni con il peso di questa tragedia. Questa è la più grande pena per lui. Anche se dovesse uscire dal carcere, dovrà convivere con questa colpa per tutta la vita».