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Sinner, la causa del malore sarebbe un virus: la diagnosi

Pubblicato: 23/01/2025 08:23

Australian Open, Sinner domina De Minaur e vola in semifinale contro Shelton

Jannik Sinner è tornato in perfetta forma e lo ha dimostrato con una prestazione da incorniciare contro Alex De Minaur, battuto in tre set nei quarti di finale dell’Australian Open 2025. Dopo aver accusato un malore nel match precedente, con sintomi da virus intestinale, il numero uno d’Italia ha cancellato ogni dubbio con una partita impeccabile, che lo proietta verso la semifinale contro Ben Shelton, il talentuoso e imprevedibile mancino americano.
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Sinner, una prova di forza: De Minaur travolto

Il match contro De Minaur, idolo di casa e ultimo australiano rimasto in tabellone, si è trasformato in un dominio assoluto da parte di Sinner. Il 6-4 6-1 6-3 finale non lascia spazio a interpretazioni: l’azzurro ha controllato il gioco dall’inizio alla fine, vincendo l’84% dei punti sulla prima di servizio e convertendo sei palle break. Per De Minaur si è trattato della decima sconfitta in dieci confronti contro Sinner, un dato che evidenzia l’enorme divario tecnico tra i due.

Dopo la battaglia con Holger Rune, in cui l’altoatesino aveva sofferto problemi fisici e interruzioni, il match contro De Minaur è stato il modo perfetto per riprendere ritmo. L’australiano, regolare e solido, ha concesso a Sinner la possibilità di trovare fluidità nei colpi, confermando il suo stato di forma ritrovato.

La sfida con Shelton: Cartesio contro il caos

Ad attendere Sinner in semifinale c’è ora Ben Shelton, talento esplosivo del tennis americano. Il mancino della Florida, noto per il suo stile aggressivo e imprevedibile, ha eliminato Lorenzo Sonego nei quarti e si prepara a sfidare l’azzurro con la sua potenza in battuta e il suo gioco arrembante.

Un duello che si preannuncia spettacolare: ordine contro istinto, razionalità contro imprevedibilità. «Lui è uno dei migliori battitori del circuito, porta grande energia in campo e non ti lascia appoggiarti sullo scambio», ha commentato Sinner alla vigilia del match. I due si sono già affrontati cinque volte, con un bilancio di 4-1 a favore dell’azzurro, ma l’ultimo incontro, giocato a Shanghai nel 2023, aveva visto Shelton imporsi.

L’attenzione ai dettagli: gli allenamenti a porte chiuse

Uno degli elementi chiave nella preparazione di Sinner è stata la cura dei dettagli. Gli allenamenti indoor a porte chiuse, scelti per evitare il caldo eccessivo o il vento, hanno permesso all’azzurro di concentrarsi al massimo sulla precisione dei colpi. «Con l’aria ferma, senza fattori esterni, sento meglio la palla», ha spiegato Sinner. «Meno caos ho intorno, meglio riesco a lavorare».

Una strategia che sembra dare i suoi frutti: il Jannik visto contro De Minaur è apparso lucido, reattivo e tecnicamente impeccabile, pronto per l’ultimo step prima della finale.

Djokovic o Zverev: chi attende Sinner in finale?

Se Sinner dovesse superare Shelton, ad attenderlo in finale ci sarà uno tra Novak Djokovic e Alexander Zverev, che si affrontano nell’altra semifinale. Il serbo, dominatore assoluto di Melbourne con dieci titoli, ha battuto Alcaraz nei quarti dimostrando ancora una volta di essere il più temibile quando si tratta di Slam.

Sinner, però, ha già battuto Djokovic due volte negli ultimi mesi, compresa la vittoria decisiva in Coppa Davis. Il suo approccio alla rivalità con il serbo resta però ermetico: «Ho visto un pezzo della partita con Alcaraz, poi ho provato a dormire ma non ci riuscivo. Così ho riacceso la tv e l’ho seguita fino alla fine. Bella rivalità, fa bene al nostro sport».

Con l’ultimo step prima della finale di domenica, il sogno di Sinner all’Australian Open è più vivo che mai. Il suo tennis è solido, la condizione fisica è tornata ottimale e la concentrazione è massima: Melbourne può diventare la sua consacrazione definitiva.

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Ultimo Aggiornamento: 23/01/2025 12:56

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